La fontana della Navicella a Roma è di nuovo completa. La prua marmorea, rubata il 15 marzo scorso, è stata, infatti, recuperata dai carabinieri del reparto operativo Tutela Patrimonio Culturale della capitale, avvolta in una busta di plastica, nei cespugli del parco Modigliani. Insieme al reperto, raffigurante un muso di cinghiale, rivenute altre dodici opere d’arte, tra le quali un dipinto del XVII secolo raffigurante la Maria Maddalena con due putti rubato nel 2008 in una chiesa di Tagliacozzo, in Abruzzo, un ostensorio in argento del XVIII sec. sparito dalla chiesa di San Michele Arcangelo di Città Sant’Angelo, sempre in Abruzzo, nel 2004, sette lucerne in terracotta prelevate nel 2009 dalla cattedrale di porto Santa Rufina a La Storta (Lazio), tre dipinti con alcune stazioni della Via Crucis rubati ad agosto 2008 nella chiesa Santa Caterina di Comunanza (Marche) ed un piatto in rame con una raffigurazione di una scena epica, frutto di un furto al Museo della civiltà romana di Roma commesso il 14 febbraio del 1987. Se i preziosi fossero stati venduti nel mercato clandestino, dicono gli esperti, avrebbero fruttato una somma superiore ai centomila euro.
«Il posto in cui si trova la Navicella – ha detto il comandante dei carabinieri del reparto operativo Pasquale Muggeo – può rendere semplice questi danneggiamenti e questi furti. Per questo la prevenzione è fondamentale. Pensiamo ad una fittissima rete di telecamere per arginare il fenomeno. Prevenire è la strada da seguire».
Già da tempo, infatti, la storica fontana del Sansovino è oggetto di danneggiamenti e furti: la stessa prua appena recuperata è stata ripetutamente rubata negli ultimi anni, prima nel 2005 e, successivamente, nel 2007.
«Abbiamo attivato una serie di interventi sulle ville e nei parchi della Regione Lazio, spendendo 800.000 euro per strumenti di video sorveglianza e pattugliamento delle zone più a rischio», ha annunciato Giuseppe Emanuele Cangemi, assessore ai Rapporti con gli Enti Locali e Politiche per la sicurezza della Regione Lazio. «Sto attendendo la conclusione delle indagini – ha aggiunto l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Dino Gasperini – poi ci costituiremo parte civile. Intanto stiamo realizzando una campagna di comunicazione per difendere i nostri beni artistici».
Valentina De Simone