Sette Nomination per Habemus Papam ai Nastri d’Argento

Il film “Habemus Papam” di Nanni Moretti, che ha divertito e fatto riflettere al tempo stesso molti italiani, è fra quelli che hanno ricevuto più nomination presso l’edizione di quest’anno dei Nastri d’Argento. Sono ben sette le nomination che sono state attribuite ad “Habemus Papam”, fra le quali quella per il Miglior Film. La pellicola che il celebre regista ha proposto ultimamente, è stata al tempo stesso estremamente leggera e fortemente introspettiva. La trama di “Habemus Papam” è decisamente simpatica: si tratta di un film che parla di un papa appena eletto che non riesce a combattere contro la propria estenuante volontà di non vestire i panni del Sommo Pontefice. In un momento della propria vita, prevedibilmente caratterizzato da una forte confusione e da mille paure, il bonario papa di Nanni Moretti si ritrova a vivere una profonda indagine della propria persona ed a riscoprire la propria umanità e le proprie passioni, come quella per il teatro. Un film così particolare, merita certamente la candidatura per Miglior Soggetto che ha ricevuto ai Nastri d’Argento.

Per sapere a chi andranno i vari premi, bisognerà aspettare il venticinque giugno, giorno in cui presso il Teatro Antico di Taormina sarà possibile assistere alle varie assegnazioni. Se si dovesse stilare una “classifica dei più nominati”, subito sotto “Habemus Papam” si troverebbero “Nessuno mi può giudicare” di Massimiliano Bruno e “Benvenuti al sud” di Luca Miniero, entrambi con sei nomination. Sono cinque, invece, le nomination ricevute dal film “La solitudine dei numeri primi” di Saverio Costanzo, tratto dall’omonimo libro di Paolo Giordano, amatissimo da alcuni e giudicato particolarmente pressappochista da altri. Subito fuori dal podio, troviamo, con quattro nomination, i film “Malavoglia” di Pasquale Scimeca, “Vallanzasca – Gli angeli del male” di Michele Placido, “Una vita tranquilla” di Claudio Cupellini, “Immaturi” e “La banda dei Babbi Natale” di Paolo Genovese e, infine, “20 sigarette” di Aureliano Amadei, forse il più “impegnato” fra i film in nomination ai Nastri d’Argento.

Martina Cesaretti