Basket, Finals Nba – Stanotte, che notte: inizia la Finale. L’Nba deve eleggere una regina che conquisterà un anello: chi sarà tra i Miami Heat, campioni ad Est, e i Dallas Maveriscks, trionfatori nella Western Conference? Il verdetto è più in bilico che mai e arriverà dopo la serie delle Finals, al meglio delle 7 gare. Fattore campo pro-Miami ma guai a dire che è un vantaggio decisivo: mai come questa volta la sfida appare equilibrata. Da un lato i “Big Three” con LeBron in prima fila voglioso di conquistare il primo alloro; dall’altra la vecchia volpe Nowitzki, deciso come non mai ad arrivare al successo.
Miami e i suoi fenomeni – Partiti ad inizio anno con tutti i favori del pronostico (e come poteva essere altrimenti se in roster hai James, Wade e Bosh?), Miami ha faticato più del dovuto nella stagione regolare, arrivando solo al secondo posto nella Conference dell’Est, superata da Chicago. Nei playoff, però, il cambio, deciso, di marcia: tre serie portate a casa per 4-1: prima contro Philadelphia, avversario abbordabile, poi contro Boston e Chicago. Soprattutto la serie contro i Bulls ha chiarito, una volta per tutte, come Miami sia la squadra da battere. Soprattutto quando i “Big Three” girano come si deve.
L’orgoglio di Kidd e Nowitzki – C’è un giocatore che l’anello lo vuole quanto LeBron. E farà di tutto per conquistarlo. Parliamo di Dirk Nowitzki, bandiera tedesca dei Dallas Mavs. La vendetta è un piatto che va servito freddo e Nowitzki attende questo momento dal 2006, anno in cui gli Heat sconfissero lui e i Mavs nelle Finals. Adesso è arrivato il momento della vendetta: un post-season in continuo crescendo per la franchigia texana sbarazzatasi, non senza difficoltà, di Portland, prima di far cappotto ai Lakers e sconfiggere 4-1 i Thunder di Durant. Insomma, il pedigree di Dallas non sarà come quello di Miami ma partire battuti non è nell’indole Mavs.
Edoardo Cozza