La dirigenze del Pd ha ieri scelto piazza del Pantheon a Roma per festeggiare il trionfo dei ballottaggi. A troneggiare solitario sul palco c’era Pier Luigi Bersani, che ha arringato la folla festante dichiarando che “Vincere si può“. Un soliloquio che il leader del Pd ha intonato per incensare il risultato elettorale appena consegnato dai cittadini e per rimarcare l’invito al premier di dimettersi. Accanto a lui, è comparso all’improvviso anche Romano Prodi, che ha abbracciato il segretario del Pd incassando gli applausi convinti dei sostenitori. Giù dal palco, il Professore ha poi messo in guardia sul da farsi: “Solo se restiamo uniti – ha avvertito – il Paese potrà cambiare”.
Bersani one man show – Pier Luigi Bersani è contento. Nella sua mise abituale (in maniche di camicia) ha ieri guadagnato il palco allestito in piazza del Pantheon a Roma per festeggiare insieme ai supporter la vittoria di Milano, Napoli e non solo. “Abbiamo smacchiato il giaguaro”: è stato il suo esordio, scandito facendo il verso alla comicità di Maurizio Crozza, ed è il segnale di quanto il leader dei democratici consideri sopratutto suo il trionfo incassato in giornata. Tanto da aver deciso di non dividere il palco con gli altri compagni di coalizione: dipietristi e vendoliani in testa. Giù dal palco sono rimaste anche le eminenze grigie del Pd: da Massimo D’Alema a Walter Veltroni, da Rosy Bindi a Dario Franceschini, per consentire al segretario di raccogliere in solitaria la soddisfazione del risultato elettorale appena centrato.
L’improvvisata di Prodi – “E’ una riscossa civile e morale che si è messa in cammino – ha spiegato Bersani – Adesso bisogna mandare a casa Berlusconi, ma bisogna anche guarire dalla malattia”. Dichiarazioni che hanno preceduto di poco l’improvvisata dell’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, il quale all’insaputa di tutti (si dice) ha guadagnato il suo “posto al sole” sul palco accanto a Pier Luigi Bersani. “Vieni Romano, questa è casa tua“, ha a quel punto scandito il segretario, che ha subito aggiunto, cedendo un po’ alla commozione: “Sono contento di poter dire queste cose al fianco di Romano Prodi”. “Il partito è uno strumento – ha continuato Bersani – il soggetto è l’Italia. Toccherà a noi, prima di ogni altro, di prenderci questa responsabilità, questa disciplina, questo orizzonte comune. Abbiamo visto che si può vincere – ha evidenziato il numero uno del Pd – non è vero che si può solo perdere”.
Uniti per vincere – Quanto a Romano Prodi, interpellato dai giornalisti sul significato del voto appena espresso dagli elettori: “Dobbiamo essere bravi – ha risposto scendendo dal palco – Loro hanno perso perché non hanno capito come va il mondo, ma è difficile capirlo. Dobbiamo essere molto attenti, molto seri e uniti. Nei pochi posti in cui abbiamo perso – ha notato il Professore – eravamo divisi quindi soltanto se saremo in grado di garantire grande apertura mentale e grande unità il Paese potrà cambiare”. Parole che hanno spinto i più maliziosi a credere che l’ex premier stia meditando di tornare in scena, magari puntando direttamente al Colle più alto.
Maria Saporito