Emicrania: arriva uno spray nasale contro il mal di testa

Uno spray contro l’emicrania. L’emicrania potrà presto essere curata tramite un semplice spray nasale. Si tratta di una formulazione usa e getta a base di zolmitriptan, già disponibile negli Stati Uniti e in arrivo anche in Italia, che si è rivelata efficace contro emicrania e cefalea a grappolo. Lo ha annunciato Alan Rapoport, presidente dell’International Headache Society, al congresso biennale sulle cefalee organizzato dall’Istituto Carlo Besta di Milano a Stresa. Tra le novità, oltre le terapie psico-comportamentali e la neurostimolazione, sono state presentate (per la prima volta in Europa) infatti le cosiddette soluzioni “patient-friendly” come gli spray nasali o il cerotto antiemicranico.

I sintomi del mal di testa. La cefalea a grappolo è caratterizzata da attacchi che si presentano in periodi di uno-due mesi, detti grappoli, intervallati da diversi mesi di benessere, con un dolore quotidiano molto violento (da una crisi ogni due giorni fino a otto crisi al giorno), che dura tra 15 e 180 minuti, compare spesso alla stessa ora e in sede oculo-fronto-temporale. Le zone interessate dal dolore sono il cranio, la fronte e gli occhi. L’intensità del sintomo è molto forte, violento, trafittivo e lancinante. Molte volte il dolore si accompagna a lacrimazione, ptosi, miosi, ostruzione nasale e sudorazione facciale. Inoltre il paziente affetto da questi problemi, risulta essere molto agitato e irritabile.

Il nuovo farmaco ha effetti quasi immediati. Fino ad oggi non esistevano dei farmaci utili a trattare la cefalea in stati di emergenza. Lo spray nasale agisce sia sui sistemi intra-cranici, dove troviamo molti nervi importanti, sia sui vasi sanguigni collegati ad importanti arterie, come l’olftalmica o la mascellare. Grazie alla porosità dei vasi sanguigni, il farmaco entra immediatamente in circolo e l’effetto benefico arriva dopo pochi minuti, portando un sollievo immediato. “I pochi strumenti che riescono a dominare questo dolore – ha spiegato il professor Alan Rapoport della Ucla School of Medicine di Los Angeles – si sono dimostrati finora poco maneggevoli, come l’inalazione di ossigeno puro da fare in ospedale a pressione costante di 10-15 litri al minuto”. Questo nuovo farmaco, continua lo scienziato, “non solo aggira i problemi di nausea e vomito, ma entra rapidamente in circolo, liberando molti pazienti dal dolore entro 30 minuti dall’insufflazione. Una volta che la prima frazione di farmaco è entrato in circolo, una seconda viene assorbita a livello del circolo gastrointestinale mantenendo l’effetto terapeutico”.

Adriana Ruggeri