Ruby Rubacuori scrive a Woody Allen: “Sono una ragazza di sani princìpi”

Lettera di Ruby – Per la serie “facce ride”, l’arcinota Ruby Rubacuori (arcinota per le sue scorribande a villa Arcore, ovviamente, non certo per meriti artistici) ha inviato una lettera allo storico regista, attore e sceneggiatore Woody Allen, per proporsi come sua “nuova Musa”. Approfittando infatti di alcune dichiarazioni rilasciate da Allen durante il festival di Cannes (“Ruby? Attraente e affascinante. Magari sa anche recitare”) la damigella di corte del Premier ha preso carta e penna e – stando a quanto riferito dal settimanale Oggi – si è fatta avanti, forse anche considerando che il suo prossimo film sarà girato proprio in Italia – a Roma, per la precisione – e vedrà il coinvolgimento di Roberto Benigni.

“La mia immagine – ha scritto Ruby nella lettera al regista di Matchpoint ora è un po’ compromessa, ma grazie a Lei vorrei raddrizzarla. Io non sono la mangia uomini che i media di tutto il mondo descrivono. Sono una ragazza di sani principi e con un grande amore per l’arte, la letteratura e la filosofia. Ho appena letto il ‘Don Giovanni’ di Søren Kierkegaard e il protagonista di questo trattato filosofico mi ha rimandato a Lei, così leggero eppure così profondo”. Parole struggenti: chissà a chi si sarà ispirato l’addetto stampa della ragazza quando le ha scritte.

Non è tutto. La ragazza ha poi espresso invidia per Carla Bruni, coinvolta in un cameo nell’ultimo film di Allen, Midnight in Paris: “Lì avrei voluto essere io al suo posto! Cosa ho io meno della prima dama di Francia? Lei è una donna solo più fortunata di me. E’ nata ricca e magra. Io ho dovuto lottare per conquistare tutto” (ma non era la nipote di Mubarak?). Ruby ha poi concluso in preda a febbrili vaneggiamenti, confessando il suo sogno nel cassetto: “Ho un sogno – ha scritto a conclusione della lettera, rivolgendosi ad Allen – diventare la Sua nuova musa. La nuova Mia Farrow o anche Diane Keaton! Vorrei entrare nello schermo con Lei, come nella Rosa purpurea del Cairo, e cavalcare un cavallo bianco che mi trascina verso un nuovo futuro”. Curioso: la scena del cavallo bianco era anche nel film Pretty Woman, la storia di una prostituta che si innamora di un uomo ricco.

Roberto Del Bove