Si è concluso da poco l’incontro tra il premier Silvio Berlusconi e il presidente russo Dmitrij Medvedev, a margine della presenza di quest’ultimo in occasione delle celebrazioni della Festa della Repubblica che quest’anno – con la ricorrenza del 150° anno dell’Unità d’Italia – ha portato a Roma decine di capi di Stato. Nelle prossime ore alla coppia dovrebbe aggiungersi anche il vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden.
A conclusione della conversazione, Medvedev si è fermato a commentare i temi trattati con il presidente del Consiglio, non prima di essersi complimentato per la riuscita della manifestazione che a suo dire è stata una “parata interessante e spettacolare e un’occasione per dimostrare che gli italiani guardano con grande gioia al futuro“.
Amici lontani – Il presidente della Federazione russa ha confermato che i rapporti con l’Italia “sono molto stretti e hanno registrato una crescita dell’interscambio commerciale”.
Medvedev, che si è dichiarato pronto a confrontarsi con tutti anche con “gli amici americani“, ha tuttavia confermato che ci sono piccoli problemi e divergenze sul progetto riguardante il sistema antimissilistico in Europa voluto fortemente dall’amministrazione di Barack Obama.
Tra gli argomenti che hanno tenuto banco nel colloquio con il premier Berlusconi vi è stato anche quello riguardante il conflitto in Libia, vicenda in cui l’Italia ha rischiato per più settimane una brutta figura a causa dei numerosi tentennamenti che il Governo ha avuto nel decidere in che modo rispondere all’appello degli Alleati. Medvedev si è così espresso: “Abbiamo scambiato opinioni su come sta andando il processo in Libia. Noi vorremmo favorire in misura massima che il problema sia risolto tramite trattative e affinché la sorte dello Stato sia decisa dal popolo stesso della Libia. E’ una strada molto difficile”.
Simone Olivelli