A Firenze si rende omaggio al nettare degli dei

A Firenze si rende omaggio al nettare degli dei – A Palazzo Corsini, la serata di gala e domenica picnic con Sting. Una cena degna di Lucullo per omaggiare un evento che per quattro giorni sta facendo brillare Firenze, diventata la meta più ambita e vera tappa obbligata per gli amanti del vino. E ieri sera, la manifestazione ideata dal critico enologo James Suckling, Divino Tuscany è stato come un «omaggio alla Toscana, uno dei più bei posti al mondo, con una combinazione unica di arte, storia, cultura e tradizione e con vini selezionati che sta facendo vivere uno dei momenti più belli e coinvolgenti con una nutrita schiera di ospiti blasonati per la cena di Gala andata in scena, appunto, a Palazzo Corsini. Un appuntamento glamour, che ha potuto contare, per l’aperitivo, sulla cornice quanto mai suggestiva della corte del palazzo.

I piatti e i sapori – Ecco alcuni piatti che si sono potuti gustare durante la cena: Tartare di Ricciola con agrumi, petali di cipolla marinati in succo di barbabietola, branzino impanato alle olive nere, risotto con nervetti di vitella, asparagi e liquirizia. E, per finire, il dessert: pane, olio e cioccolato. Pietanze pensata per creare un buon equilibrio tra dolcezza, acidità e succulenza, per far sì che si potessero degustare vini diversi con lo stesso piatto, secondo le intenzioni dell’enoteca. E dopo il successo della serata d’apertura, domenica via al pic nic sull’erba a casa di Sting. Ma senza dimenticare prima, l’opulenza del vino nel neonato salotto fiorentino Divino Tuscany: con le serate a invito nelle dimore private degli Antinori, dei Frescobaldi, dei Corsini, dei Mazzei, dei Ricasoli e dei Petroio.

Enoteca di pregio e (di)vini protagonisti – La cena servita nei saloni del Palazzo e accompagnata dai più pregiati vini dell’Enoteca Pinchiorri: sodalizio perfetto quello tra la pluristellata Enoteca e i vini di grande pregio e personalità, veri protagonisti dell’evento. E con gli stessi Giorgio Pinchiorri e Annie Feolde che dicono di essere onorati di partecipare a quest’iniziativa perché il vino è sempre stato una forma di ‘piacere’ per l’uomo, qualcosa che dà gioia, allegria, euforia, così come la ristorazione che è convivialità.

Maria Luisa L. Fortuna