Minetti: Non lascerò che il caso Ruby intralci le mie ambizioni

Il consigliere regionale della Lombardia, Nicole Minetti, è tornata a far sentire la sua voce. Nel corso di un’intervista concessa a Radio 24 (che sarà trasmessa integralmente domani alle ore 13,15), l’ex igienista dentale si è intrattenuta sui più disparati argomenti: dalle speranze riposte nella nuova giunta milanese capitanata da Giuliano Pisapia al processo sul Rubygate, nel quale risulta imputata per induzione e sfruttamento della prostituzione. “Sono fiduciosa nella giustizia – ha detto la bella pidiellina – ma preferirei che al processo non ci fossero le tv”. E ancora: “Non permetterò che il caso Ruby – ha aggiunto la volitiva Minetti – intralci le mie ambizioni“.

L’entusiasmo per Pisapia – “La giunta di Pisapia mi piace moltissimo, sarei davvero contenta se il vicesindaco fosse una donna”. Ai microfoni di Radio 24, il consigliere regionale della Lombardia, Nicole Minetti, ha consegnato il suo inaspettato giudizio positivo sulla squadra che il neo sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, potrebbe a brevissimo mettere in campo. Una considerazione tratta dalla lunga intervista che l’ex igienista dentale ha concesso ieri all’emittente radiofonica e che verrà trasmessa domani in forma integrale. “L’impegno delle donne in politica è importante – ha continuato la pidiellina – Credo nella presenza femminile in tutte le istituzioni“.

Le ambizioni frenate – Inevitabile il riferimento alla questione più spinosa: il Rubygate. “Preferirei che al processo non ci fossero le tv – ha detto la Minetti – perché a tutti credo sia cara la privacy. Sono fiduciosa nella giustizia, ma non nascondo di essere preoccupata di restare scottata dalla vicenda. Non permetterò che il caso Ruby intralci le mie ambizioni“. E il suo rapporto con il presidente del Consiglio, al quale – secondo l’accusa – avrebbe procurato stuoli di giovani donne disposte ad allietare i suoi convivi serali? “Il premier è sempre vicino a me, come io a lui”, ha risposto il consigliere della Regione Lombardia, che ha poi ammesso di aver frequentato anche la villa di Gernetto a Monza, che “sembra Versailles”.

La combine Berlusconi-Verzè – E ancora: “Rifarei tutto – ha scandito l’ex ballerina tv – essendo convinta della mia innocenza”. Quanto al suo inserimento nel listino bloccato della Regione, che l’ha portata a occupare uno scranno in Consiglio, suscitando la reazione stizzita di molti esponenti politici (anche nella maggioranza): “Sicuramente il premier ha proposto la mia candidatura – ha ammesso la Minetti – E don Verzè l’ha sostenuta, perché voleva che una studentessa del San Raffaele lo rappresentasse al Consiglio regionale. Vorrei proseguire qui la carriera“.

Maria Saporito