Napoli, spara tra i bimbi per uccidere chi lo ha colpito con una pallonata

Per la malavita organizzata, i bambini e le donne sono sacri. Balle.
Ieri a Napoli nella zona tra piazza Carlo III e il Rione Sanità ha avuto luogo un agguato ai danni di Gennaro Esposito, pregiudicato che adesso è ricoverato nel reparto Rianimazione di un nosocomio napoletano per ferite d’arma da fuoco alla schiena.
L’uomo è stato inseguito dal killer che, pur di tentare di ucciderlo, non si è curato di sparare ad altezza uomo all’interno di un parco mentre diversi bambini giocavano. Il caso ha voluto che nessun colpo abbia incontrato nel suo cammino i ragazzini che, attoniti davanti a tale spettacolo, hanno cercato riparo dietro le automobili parcheggiate nelle vicinanze.

Partita di pallone – Quella che sarebbe potuta essere una tragedia è nata per motivi futili. I due contendenti si sarebbero scontrati durante una partita di calcio, svoltasi in un altro quartiere: una pallonata maliziosamente tirata nelle parti basse ha dato il la alla furia omicida del killer che, recuperata l’arma da fuoco, è andato a farsi giustizia.
A salvare Esposito è stata la caparbietà nel rialzarsi più volte nonostante fosse stato già ferito: il killer, dopo aver sparato diversi colpi, ha desistito dal continuare nella sua azione ed è fuggito a bordo di uno scooter guidato da un complice che attendeva poco distante il compimento dell’omicidio.
Stando a quanto riportato dal quotidiano Libero, diretto da Maurizio Belpietro, il computo totale delle conseguenze della rissa sportiva è stato di “una persona accoltellata e due feriti per colpi d’arma da fuoco“.

S. O.