Il Padiglione dell’Argentina nel cuore dell’Arsenale alla Biennale di Venezia

Per i prossimi ventidue anni anche l’Argentina avrà il suo Padiglione permanente alla Biennale di Venezia: è quanto stabilito dall’accordo firmato alla presenza del Presidente Cristina Ferna’ndez de Kirchner e siglato tra la Fundacio’n Exportar e la Biennale. Una consacrazione importante per l’arte argentina presente in Laguna fin da quando nel 1901 è stato il primo paese latino americano a prendere parte all’Esposizione Internazionale. Nei cinquecento metri quadri delle Sale Armi dell’Arsenale, il padiglione diventerà centro propulsore dell’arte e dell’architettura argentina, grazie ad un’organizzazione ampliata e alla partecipazione di artisti rappresentativi.
“Memoria y Libertad en el Arte Argentino del Siglo XX” (“Memoria e Libertà nell’Arte argentina del XX secolo”) il titolo della mostra allestita a Ca’ Giustinian per rendere omaggio alla Biennale e alla presenza di lunga data dell’Argentina alla manifestazione. Esposte le opere dei più importanti e illustri artisti argentini del XX secolo, per offrire una rappresentazione della realtà socio-culturale argentina con i suoi violenti contrasti, l’impronta nostalgica segnata dall’immigrazione ma anche l’impegno sociale che ha permesso negli anni di manifestare la lotta contro le ineguaglianze sociali e contro la repressione durante la dittatura militare.

Nello spazio delle Artiglierie, cuore pulsante dell’Arsenale, Adria’n Villar Rojas, giovane artista di Rosario, conosciuto in tutto il mondo per la monumentalità delle sue opere e l’uso di materiali non convenzionali, ha creato un significativa installazione site-specific. Costituita da una serie di sculture monumentali in argilla basate sulla teoria dei ”multiverses”, secondo la quale differenti universi potrebbero coesistere allo stesso tempo, l’opera diventa manifestazione materiale di universi alternativi, capaci di mettere in discussione le nozioni comuni di mondo e di realtà, e di trasfigurare la normale percezione del tempo. Argilla, cemento, legno, tela, questi gli eterogenei materiali utilizzati per comporre opere che nello speciale connubio di contemporaneità e tradizione racchiudono tutto il loro peculiare fascino.

Valentina De Simone