Berlusconi: Giustizia prima di tutto. Maroni: Serve altro, via dalla Libia

Roma – Berlusconi:Giustizia ha priorità su tutto”. Il ministro dell’Interno: “Continuo a lavorare ma non ho la sfera di cristallo per decidere quanto resisterà il governo“.
La giustizia – Dopo “le sberle” prese dalla maggioranza, sia il Pdl che la Lega vorrebbero mettere in campo una serie di iniziative per rialzare un po’ i consensi nel paese, riforma fiscale in primis. Ma Berlusconi frena tutti: “Siamo fiduciosi che il governo tenga e vada avanti fino alla fine della legislatura. Ora le priorità, giustizia prima ancora che fisco”.
Le preoccupazioni del premier salgono alle stelle dopo la bocciatura del legittimo impedimento da parte del popolo Italiano, sia avvia senza scudi giudiziari verso i suoi processi. Da qui la necessità, secondo il Cavaliere, si affrontare prima il nodo giustizia, anche sacrificando in termini di tempo la riforma fiscale che tutti i cittadini stanno aspettando.

Maroni sulla tenuta del governo –Basta spendere soldi per i bombardamenti in Libia, ma piuttosto per sviluppare la democrazia“. Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni e la Lega in particolare hanno capito che per avere consensi nel paese bisogna accontentare i cittadini, non bastano le promesse, è ora di agire. Così dopo aver votato l’intervento in Libia ora il Carroccio potrebbe presentare l’ultimatum a Berlusconi qualora non fosse chiara la data della fine delle operazioni contro Gheddafi.
Il problema sono i bombardamenti fino a quando continueranno le bombe continueranno le partenze e noi dovremo assistere i profughi, come stiamo facendo con l’aiuto delle Regioni. Bisogna mettere fine alla guerra in Libia solo con un nuovo Governo, qualunque esso sia, si potrà gestire il fenomeno. Ieri  la Camera dei rappresentanti Usa ha bocciato la richiesta del presidente Obama di nuovi fondi per continuare l’offensiva in Libia. Chi metterà ora questi soldi?”.
Maroni che si era opposto all’accorpamento delle elezioni con i referendum bruciando 300 milioni di euro degli Italiani, spiega che mancano i fondi per continuare la missione Libica.

Matteo Oliviero