Grecia scontri davanti al Parlamento. Le voci che indicherebbero il taglio degli stipendi del 30% in un futuro prossimo, la contestuale riduzione di circa un quinto dei dipendenti pubblici e tutta una serie di duri sacrifici prevista per i prossimi mesi, hanno scatenato nuovamente violente proteste ad Atene. Piazza Syntagma, sede del Parlamento, è stata invasa da decine di migliaia di cittadini che hanno preso d’assalto il “palazzo del potere”. La situazione greca si fa sempre più tragica, la disoccupazione secondo gli ultimi dati sfiorerebbe il 16%, circa il doppio di quella italiana, volendo fare un raffronto puramente indicativo.
Economia ferma. Il paese ellenico fa fatica a produrre; uno dei pochissimi mercati attivi è quello del turismo, culturale ed estivo, i cui prezzi si sarebbero tra l’altro drasticamente abbassati. Ciò dovrebbe portare ad un aumento del numero dei turisti stessi, ma, anche fosse, il mercato delle vacanze da solo non può certo bastare a risollevare un intero paese. Pressato dalle proteste di piazza, il Premier greco Papandreou ha annunciato un rimpasto di governo, intanto però, una delle piazze principali di Atene è stata messa a ferro e fuoco. Sassate contro la polizia, che ha risposto lanciando lacrimogeni. Nel video, l’assalto alle barriere metalliche disposte dalla polizia qualche ora prima, prese a calci e poi sfondate dai protestanti.
A.S.