Sarah, quel sogno fu realtà: Anna Pisanò smentisce il fioraio

Il sostituto procuratore Mariano Buccoliero e il procuratore aggiunto Pietro Argentino, impegnati nell’udienza del Tribunale del Riesame che dovrà decidere se scarcerare Cosima Serrano e Sabrina Misseri, le due donne accusate, a vario titolo, dell’omicidio della quindicenne Sarah Scazzi avvenuto ad Avetrana nel primo pomeriggio del 26 agosto 2010, avrebbero fatto leva su una nuova intercettazione ambientale risalente al 23 maggio in cui Cosima, la zia della vittima, avrebbe fatto evidenti pressioni in carcere sul marito Michele Misseri invogliandolo a dichiarare di aver abusato del cadavere.
Lo zio Michele, per diversi mesi considerato l’orco di questa macabra storia, da settimane non è più considerato attendibile dai magistrati: secondo l’accusa, infatti, l’uomo si sarebbe più volte autoaccusato del delitto solo perché plagiato da moglie e figlia. Misseri avrebbe avuto un ruolo solo nell’occultamento del corpo della piccola Sarah, ma non nell’assassinio.

Insistenze – Nell’intercettazione ambientale si sentirebbe Misseri rifiutarsi diverse volte, fino al momento in cui cede alla richiesta della moglie. Lo zio Michele avrebbe pronunciato queste parole: “Se proprio insisti dirò che l’ho violentata“.
Stando alla difesa di Cosima e Sabrina, rappresentata dall’avvocato Luigi Riella, l’accusa sarebbe incorsa in un errore di interpretazione. Il contesto in cui quella discussioni tra i due coniugi si svolse sarebbe stato diverso: “In quelle conversazioni— ha dichiarato Riella — la signora Serrano voleva sapere se il marito avesse approfittato della nipote morta e lui che nega con insistenza alla fine dice: se vuoi che ti dica sì, te lo dico”.

Sogno reale – Stando ad alcune indiscrezioni, intanto, la testimone Anna Pisanò, ex amica di Sabrina e considerata affidabile dagli inquirenti, avrebbe smentito il fioraio Giovanni Buccolieri che, in un primo momento, aveva denunciato di aver visto il giorno dell’omicidio Cosima costringere la nipote a salire nell’auto, per poi dichiarare di avere soltanto sognato il tutto. Buccolieri giustificò la sua presunta attività onirica con la suggestione scaturita dalla notizia dell’arresto di Michele Misseri a inizio ottobre ma, stando a quanto avrebbe dichiarato la Pisanò, il fioraio raccontò dell’accaduto alla figlia già a settembre.

S. O.