Vendola: Dialogo con Fds e Verdi nonostante polemizzino con noi. “Dialogo” e “porte aperte” ai Verdi e alla Federazione della Sinistra anche se “vivono prevalentemente di una esercitazione polemica contro Sel“. E’ quanto ha dichiarato il leader di Sinistra ecologia e libertà, Nichi Vendola, nel corso dell’Assemblea nazionale del partito a Roma: “Se polemizzano con noi non fa niente. Discutiamo con tutti serenamente”. “Non voglio essere – ha proseguito – per la seconda volta protagonista della costruzione di un partito e poi inquisito per il reato del suo scioglimento. Rivedere il film di Rifondazione comunista mi provoca l’orticaria. La costruzione del socialismo del XXI secolo è aperta. Ma socialismo non è una parola esaustiva di tutto quello che è necessario per il cambiamento”.
‘Nessuna apertura a Bossi e Tremonti’. Quanto alle alleanze, il presidente pugliese ha ammesso che ”il minoritarismo è una brutta bestia” di cui bisogna liberarsi “avendo curiosità per le tante forze che ci hanno aiutato a vincere nelle elezioni e nei referendum: il nostro interlocutore è proprio il popolo del referendum. Le vecchie divisioni tra sinistra radicale e moderata si superano guardando in avanti e non facendosi prendere dal torcicollo”. Certo, ha avvertito Vendola rivolgendosi soprattutto al leader del Pd Bersani, nessuna attuabilità può avere l’ipotesi di accordo del centrosinistra con la Lega e il ministro dell’Economia per un ipotetico dopo-Berlsuconi. “Bossi e Tremonti sono due protagonisti fondamentali della scena del centrodestra“, ha sottolineato il Governatore. “Critichiamo Bossi e Berlusconi e salviamo Tremonti perché ci sembra la versione accettabile della destra?”. “Io penso che il berlusconismo abbia in Tremonti un interprete fondamentale e critico il tremontismo che propone il totem del contenimento del debito pubblico in linea con una certa Europa che ha smesso di interrogarsi sulle ragioni della crisi”. Ma non basta.
‘Il Pd non guardi solo al centro’. Il leader di Sel si è rivolto direttamente al Partito Democratico e al segretario Bersani, anche quando ha affermato che “è un errore pensare, come ha fatto il centrosinistra in tutti questi anni, che si vince solo guardando al centro. Si vince quando la politica viene percepita come strumento di cambiamento della vita. Il moderatismo – ha rimarcato l’ex di Rifondazione Comunista – è una formula astratta che significa niente. La sinistra deve smetterla di seguire la destra sul suo terreno. Dobbiamo rimettere in campo una sinistra moderna, rifondare il centrosinistra. Il Paese è devastato da 15 anni di berlusconismo e quell’idea di società sta perdendo”.
R. E.