Musicultura, Romeus – Si è conclusa ieri l’ultima edizione di “Musicultura”. Il successo della 22^ edizione dell’ ormai celebre festival di Macerata è andata a Carmine Tundo, in arte “Romeus”, con il brano rocckeggiante “Caviglie stanche”. Il brano si è aggiudicato anche la targa della critica. Tra i finalisti della serata di ieri anche Babalù, Andrea Cola e Renzo Rubino. Tra i vip che si sono avvicendati durante la serata finale Teresa De Sio, Patty Pravo, Lina Sastri, Lunetta Savino e Le Rivoltelle.
Degna conclusione – Vi avevamo informati circa la seconda serata di semifinale, quando Fiorella Mannoia aveva fatto da madrina per tutto il corso della serata. Ieri sera è toccato a Teresa De Sio e Patty Pravo allietare la serata finale della 22^ edizione di “Musicultura”. Il festival musicale, che dal 2005 si svolge a Macerata, ieri sera ha visto trionfare il giovane 23 di Galatina Romeus, al secolo Carmine Tundo. “io e la mia band pensavamo di non essere appropriati a un festival tradizionalmente legato ad un cantautorato più sofisticato. Ci siamo anche molto divertiti e abbiamo instaurato un ottimo rapporto con la città di Macerata, dove ormai siamo di casa”, la soddisfazione del giovane artista.
Nuove generazioni – E’ Piero Cesanelli, ideatore e direttore artistico dell’evento, a rispondere alle perplessità manifestate dal vincitore. Definendo “Musicultura” come un figlio, “come ogni figlio cresce e cambia pelle, e ora Musicultura ha la pelle rock di Romeus”. La vittoria del giovane Romeus va letta quindi come una naturale evoluzione del trend musicale che ha privilegiato, piuttosto che la classica impostazione dei cantautori, il grintoso rock di una formazione talentuosa. Tra gli altri riconoscimenti assegnati, come si apprende anche da Musicroom, il Premio Miglior Musica al gruppo veneto Piccola Bottega Baltazar, Miglior Progetto Discografico all’abruzzese Momo, Miglior Testo ai lucani Babalù, Targa Unimarche a Fiorella Mannoia, Premio Afi Roberto Danè a Piero Cesanelli, direttore artistico.
Rosario Amico