La Lega cede sui Ministeri: al nord solo uffici di rappresentanza

Roma – La linea del partito di maggioranza trova l’ok della Lega, nonostante le richieste di Pontida: “No allo spostamento dei ministeri“. Al vertice a palazzo Grazioli presenti anche i leghisti Roberto Calderoli e Marco Reguzzoni.

La Lega si piega – Non sono passate nemmeno 48 ore dalle richieste espresse dai leader del Carroccio a Pontida riguardo i Ministeri al nord, la Lega fa marcia indietro. Non ci sarà alcun Ministero al nord, solo uffici di rappresentanza.
Il Pdl è riuscito infatti a trovare un accordo con la Lega sul trasferimento di uffici di rappresentanza, pur se operativi, al Nord. La decisione sarà l’oggetto di un ordine del giorno congiunto di Pdl e Lega che verrà presentato alla Camera già oggi.
Per l’accordo ha espresso parere favorevole anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno.
Nel vertice si è deciso che Pdl e Lega presenteranno alla Camera un ordine del giorno in cui si parlerà espressamente dell’impegno del governo ad aprire dipartimenti al Nord.

Il vertice – Al vertice, durato circa tre ore, hanno partecipato anche i leghisti Roberto Calderoli e Marco Reguzzoni, insieme a tutti i principali esponenti del Pdl e del governo: oltre al premier e a Calderoli, presenti anche i sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, il segretario politico del partito Angelino Alfano, i coordinatori La Russa, Bondi e Verdini, i capigruppo di Camera e Senato, Cicchitto, Corsaro, Gasparri e Quaglieriello, i ministri Frattini e Brunetta, il presidente della commissione affari costituzionali del Senato Carlo Vizzini e l’avvocato-deputato Niccolò Ghedini.

La marcia indietro – Sui Ministeri al nord la Lega era stata chiara, li voleva, a questo doveva servire anche la raccolta di firme messa in campo a Pontida, dove migliaia di leghisti, hanno firmato una proposta che nemmeno 24 ore scompare dagli obiettivi del Carroccio. L’istituzione di uffici di rappresentanza, di cui l’Italia ha sempre fatto a meno, ovviamente avranno un costo non trascurabile, che peserà sugli Italiani. Dopo l’elenco di punti da cui poter attingere risorse per abbassare la tasse, quali missioni di pace, costi della politica e perfino le bollette dell’Enel, al prossimo raduno di Pontida la Lega chiederà di risparmiare sugli uffici di rappresentanza?

Matteo Oliviero