La lettera di Corona per Lele Mora:uno come lui è impossibile inventarlo e soprattutto è impossibile distruggerlo

La lettera di Fabrizio Corona a Lele Mora. L’arresto di Lele Mora per bancarotta fraudolenta ha mosso un po’ gli animi di chi lo ama e di chi lo odia e ognuno, a modo suo, ha voluto dire quel che pensa. Non poteva mancare Fabrizio Corona che ha pubblicato una lettera per Lele Mora sul suo settimanale di gossip Corona Star’s con parole di affetto e a tratti commoventi.

I ricordi. Corona va indietro nel tempo, nostalgico, e ricorda il suo primo incontro con il Re Assoluto… “Lele fu subito gentile con me, forse si innamorò a prima vista.” Ricorda il suo ruolo di accompagnatore, di assistente, ricorda i pranzi, i regali, le cene… “Ha tolto sempre a sé stesso per dare agli altri, compreso me. Lele viveva alla giornata, spendeva oggi pensando che domani avrebbe guadagnato ugualmente.”

Innocenti ma troppo potenti. Ma le cose sono cambiate, lo riconosce anche il re dei paparazzi come riconosce di aver “deluso “ l’agente dei vip: “Tante fregature, tante umiliazioni e soprattutto tante delusioni. La prima su tutte Simona Ventura e poi tante altre… compreso me. Soprattutto me, perché al momento del bisogno lui c’era sempre stato, ma quando poi è stato lui a chiedermi aiuto, io non c’ero. Mi ha dato tutto, mi ha sempre messo al primo posto: ma il mio carcere e la nostra indagine hanno rappresentato un punto di rottura. Eravamo innocenti, ma forse eravamo diventati troppo potenti.”

Corona ripercorre il suo distacco da Mora per cancellare il passato “da un giorno all’altro non ho più frequentato né lui, né tutta la sua gente.”

Richiesta di aiuto. Ma Lele gli è ancora caro, nonostante nulla sia più come prima ed è per questo che quando è venuto a sapere dell’arresto gli si è raggelato il sangue “ho fatto qualche telefonata, niente da fare, lo stavano già portando in carcere. La stessa sera mi sono ritrovato al ristorante, con la sua famiglia, i suoi collaboratori, tutti distrutti.” Ma quel che più ha rattristato Corona è la richiesta di aiuto attraverso un sms inviato da Mora ad un amico, alla sola persona a cui poteva rivolgersi.

Fabrizio Corona non vuole immaginare il suo Lele in una cella ma è convinto che “uno come lui è impossibile inventarlo. E soprattutto e impossibile distruggerlo.”

Caterina Cariello