P4: La Prestigiacomo si sfoga con Bisignani

Il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, è stata nuovamente “pizzicata” al telefono con l’amico Luigi Bisignani. Il faccendiere, al centro dell’inchiesta sulla cosiddetta P4, avrebbe infatti più volte raccolto gli sfoghi della pidiellina, come testimoniato dalle intercettazioni passate al vaglio degli inquirenti della Procura di Napoli. “Il gioco non è un governo di venti ministri – avrebbe spiegato la Prestigiacomo all’amico Luigi – Quattro comandano e gli altri fanno il contorno. Io sono considerata il contorno“. E in un’altra conversazione telefonica: “Berlusconi deve essere intelligente e purtroppo non lo è”, avrebbe impietosamente osservato la responsabile dell’Ambiente.

Il telefono amico – Una sequela fitta di lamentazioni, da consegnare a una persona amica e comprensiva. E’ questo – in sintesi – il quadro che emerge ascoltando le registrazioni delle telefonate intercorse tra Stefania Prestigiacomo e Luigi Bisignani a partire dallo scorso mese di novembre. I nastri trasmessi agli inquirenti dell’inchiesta P4 stanno tracciando un mosaico di relazioni assai ampio, in cui il faccendiere agli arresti domiciliari giocherebbe un ruolo di primissimo piano. “O io ora sono in condizione di essere lì e di fare delle cose e di avere la mia quota di visibilità perché faccio delle cose – si sarebbe sfogata la Prestigiacomo al telefono con Bisignani lo scorso 2 dicembre – oppure che ci sto a fare? Il gioco non è un governo di venti ministri, 25 ministri dopodichè quattro comandano e gli altri fanno il contorno. Io sono considerata il contorno“.

Il rapporto difficile col premier – “Cioè è che non mi amano – avrebbe continuato la Prestigiacomo – no, purtroppo ci troviamo tutti in un centrodestra e sono tutti referenti di Berlusconi, stanno tutti per Berlusconi, cioè per esempio lui si incazzerà domani là a Napoli perché io gli ho stoppato l’apertura della discarica a Serre. Gliel’ho stoppata ma io sono consapevole del fatto che in otto giorni non cambia niente e poi siamo con la coscienza a posto e non arrivare armati”. E ancora: “Lui (Silvio Berlusconi, ndr) non sa niente di quello che faccio io – avrebbe spiegato il ministro a Luigi Bisignani – lui non sa niente <…> Sarà a noi il problema di competere con Berlusconi, sono contenta così perché siccome noi come ministero dell’Ambiente, perché la situazione ormai in Presidenza è che non hanno capito diciamo la Campania, è nostra e siete voi fatevelo ma finché non lo fate la vigilanza è dove io personalmente ho una responsabilità, io ministro dell’Ambiente”.

Un presidente poco smart – Frasi che si fanno espressione di un inequivocabile malcontento da parte della responsabile dell’Ambiente, convinta di rimanere ai “margini” delle decisioni governative che contano. Più compromettente sarebbe poi la considerazione che la pidiellina avrebbe consegnato all’amico faccendiere nel corso di una telefonata intercorsa il 15 novembre 2010: “Lui (Denis Verdini, ndr) gli consiglia di non occuparsi però Berlusconi deve essere intelligente e purtroppo non lo è“, avrebbe detto la Prestigiacomo. Senza considerare la svelta annotazione su Mara Carfagna: “Dà ragione a Mara su tutto” avrebbe confidato il ministro a Bisignani, tradendo una certa invidia per la collega – a suo giudizio – ampiamente ascoltata dal presidente del Consiglio.

La questione Santoro – Ma i due amici non affrontano solo questioni meramente politiche. In una telefonata dello scorso luglio, la Prestigiacomo e Bisignani si ritrovano a parlare anche di Michele Santoro. “Verrà licenziato – avrebbe scandito il faccendiere riferendosi al conduttore di “Annozero” – In qualsiasi azienda al mondo uno che manda affanculo il suo direttore generale viene cacciato”. “E’ una ulteriore prova – avrebbe commentato la ministra – dell’incapacità di questa maggioranza, di questo governo, di gestire ogni cosa. No, non è opportuno cacciarlo. Ma tu lo vuoi fare, no?”. “Se non lo fai adesso – avrebbe risposto Bisigani all’amica Stefania – non lo fai più, cioè un destro così non ti verrà mai più nella vita”.

Santanchè da paura – Quindi la responsabile dell’Ambiente avrebbe raccontato all’amico Luigi di un incubo recentemente fatto, concludendo di considerarsi una “persona normale” ed evidenziando la sua distanza da alcuni colleghi di partito come Daniela Santanchè. “Sì, ma capito – avrebbe detto la Prestigiacomo al telefono con Bisignani – la Santanchè…tutte le trame, ste cose, io sono una trasparente, queste cose mi mettono anche un po’ paura“.

Maria Saporito