Un inedito di Alessandro Manzoni torna alla luce grazie al ritrovamento di Fabio Bertolo, specialista della casa d’aste Bloomsbury di Roma. Si tratta di una lettera autografa di una pagina sulle fasi redazionali della “Quarantana”, ovvero la seconda e definitiva edizione dei “Promessi Sposi”. Datata 27 dicembre 1840, lo straordinario documento è indirizzato a madame Bianca Mojon Milesi a Parigi.
«Veneratissima amica – scrive Manzoni – colgo al volo un’occasione di mandarle i primi saggi di un’edizione per la quale ella ha avute tante brighe e non è certo mancato per la bontà sua, né per l’indignazione mia, che non ne avesse ben di più. Spero che non ne sia malcontenta. Gl’intagliatori son francesi, com’Ella sa, e abili molto, come confido ch’ella abbia a dire. Il torcoliere pure è come francese, poiché ha lavorato costì undici anni. Unisco un’altra copia, che la prego di far gradire al Sig. Boulanger, co’ miei più distinti complimenti».
Stimata tra 5.000 e 7.000 euro, la lettera, che proviene da una collezione privata italiana ed affronta questioni riguardanti le maestranze che avrebbero dovuto occuparsi della stampa, è stato notificata dal Ministero dei Beni Culturali non appena appresa la notizia della scoperta, ritenendola di grande interesse storico per i fondi manzoniani della Biblioteca Nazionale Braidense di Milano.
Una storia lunga e tormentata quella della “Quarantana”, pensata in un primo momento da Manzoni con le illustrazioni del celebre artista Francesco Hayez che però declina l’invito. A quel punto l’autore si rivolge prima al pittore francese Louis Boulanger, ringraziato nella missiva con l’invio dei “primi saggi” della nuova edizione, e, poi, al giovane pittore torinese Francesco Gonin. Alla fine Manzoni conclude il contratto con il milanese Giuseppe Sacchi, che ha con sé incisori inglesi e francesi, prediletti, questi ultimi dallo scrittore, per qualità ed abilità ai tipografi, incisori e torcolieri italiani.
Valentina De Simone