Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha scritto una lettera a Marco Pannella, il leader dei Radicali che da diversi giorni porta avanti uno sciopero della fame e della sete per protestare contro il sovraffollamento delle carceri italiane. Pannella, 81 anni, non è nuovo a simili forme di protesta ma con l’avanzare dell’età queste azioni diventano sempre più pericolose per la sua salute.
Il capo dello Stato si è detto molto preoccupato per la scelta fatta dal politico. La lettera inizia così: “Caro Marco, inviandoti i miei migliori auguri, ti saluto con affetto e ti prego – in nome non solo dell’antica amicizia ma dell’interesse generale – di desistere da forme estreme di protesta di cui colgo il senso di urgenza, ma che possono oggi mettere gravemente a repentaglio la tua salute e integrità fisica”.
Lotte condivisibili – Napolitano ha poi aggiunto: “Le tue più recenti battaglie perché siano affrontate con forza le questioni del sovraffollamento delle carceri, della condizione dei detenuti e di una giustizia amministrata con scrupolosa attenzione per tutti i valori in giuoco, con serenità e sobrietà di comportamenti mi trovano particolarmente sensibile. Posso assicurarti che continuerò – come ho più volte fatto nel corso del mio mandato – a richiamare, e ne sento più che mai oggi l’urgenza, su tali questioni l’attenzione di tutti i soggetti istituzionali responsabili sollecitandoli ad adottare le indispensabili misure amministrative, organizzative e legislative. Non sono ammissibili – ha scritto Napolitano- sottovalutazioni e fatalismi di fronte a situazioni drammaticamente incompatibili con il rispetto della dignità delle persone e con la necessità di fornire un “servizio giustizia” efficiente, a garanzia dei diritti fondamentali dei cittadini: un servizio che deve essere esercitato da magistrati indipendenti e imparziali, con il rigore e l’equilibrio che ho costantemente invocato”.
Simone Olivelli