Il presidente della Cia, Giuseppe Politi, ha commentato positivamente le conclusioni della riunione del G20 di Parigi, dove sono state accolte le indicazioni emerse dal summit degli agricoltori mondiali.
Dalle parole ai fatti. “Ora le dichiarazioni d’intenti si devono trasformare al più presto in atti concreti. Da Parigi arriva un segnale importante, ma è necessario procedere con la massima speditezza per costruire un mondo con più agricoltura, favorendo soprattutto lo sviluppo dei paesi più poveri, e per contrastare con determinazione le speculazioni sul cibo, che sono una vera immoralità, e regolare i mercati dove la volatilità dei prezzi ha innescato drammatiche crisi alimentari”. Così il presidente della Confederazione italiana agricoltori (Cia), Giuseppe Politi, ha commentato l’accordo raggiunto oggi nella capitale francese dal G20 dei ministri dell’Agricoltura. “Accordo per il quale è stato determinante il ruolo svolto dal governo francese”.
“Devo, innanzitutto, esprimere apprezzamento per l’azione e l’impegno del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Francesco Saverio Romano che ha condiviso, nel suo discorso alla riunione del G20, le nostre preoccupazioni e sollecitazioni, evidenziando l’esigenza di una politica tesa allo sviluppo produttivo dell’agricoltura per rafforzare la sicurezza alimentare, alla stabilizzazione dei mercati delle materie prime agricole, a non ridimensionare gli aiuti agli indigenti”.
Il ruolo della Francia. “Comunque, è importante, grazie anche all’opera del governo francese, e soprattutto del presidente Nicolas Sarkozy, che i ministri del G20 –ha sottolineato il presidente della Cia- abbiano recepito le indicazioni venute dal summit degli agricoltori mondiali, il G120, al quale ha partecipato la nostra confederazione e dove era stata approvata una dichiarazione finale con una serie di proposte per valorizzare e accrescere il ruolo dell’agricoltura, per combattere ogni tipo di speculazione sui prezzi alimentari, per dare trasparenza e conoscenza dei mercati e degli stock in tutto il mondo”.
Un futuro con più agricoltura. “Come Cia –ha continuato Politi- abbiamo, del resto, sostenuto che bisogna impegnarsi con determinazione per un futuro con più agricoltura e di questo ne abbiamo fatto un nostro cavallo di battaglia. Abbiamo sempre sottolineato che c’è l’esigenza di uno stabile sistema di sostegno della produzione agricola, puntando su più produttività e capacità competitive, su un migliore funzionamento dei mercati così da assicurare un’autosufficienza strategica nelle principali produzioni e contribuire a soddisfare la crescente richiesta alimentare mondiale”.
“In più occasioni abbiamo affermato che serve una politica internazionale realmente incisiva tesa a dare impulso e slancio al mondo agricolo, che garantisca agli agricoltori l’accesso alla terra e al credito, che permetta di riequilibrare i mercati. E in questo contesto assume un’importanza cruciale l’azione delle organizzazioni agricole che possono dare forma ad una cooperazione in cui proprio lo sviluppo agricolo abbia un ruolo di primo piano e, nello stesso tempo, fare in modo che gli agricoltori siano coinvolti in modo diretto nelle strategie e politiche di carattere socio-economico”.
M.N.