L’eredità della Moratti. Il nuovo sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, conferma la propria denuncia in merito ai conti comunali ricevuti in eredità da Letizia Moratti e, assieme all’assessore al Bilancio Bruno Tabacci, dichiara che in base a una prima ricognizione risulta “un disavanzo potenziale di 186 milioni di euro per le spese correnti” nel bilancio previsionale a fronte di un avanzo di 48 milioni sostenuto dall’amministrazione precedente. “Sono stato accusato (dalla Moratti, ndr) di avere formulato delle riserve – ha detto Pisapia – per giustificare future decisioni su tariffe e tasse. Queste riserve da documenti interni del Comune datati maggio 2011 vengono confermate. L’avanzo di 48 milioni purtroppo non corrisponde alla realtà“.
Tabacci: I conti parlano da soli. Al primo cittadino ha fatto eco l’assessore al Bilancio: “Abbiamo piena fiducia nella Ragioneria comunale, i conti parlano da soli. Non c’è il tentativo di dire che ci sono buchi o disastri, non mi interessa – ha sottolineato Bruno Tabacci – Ci basiamo sul lavoro del collegio dei revisori che è stato nominato dal consiglio comunale precedente e relativo al bilancio di previsione 2011 e al consultivo 2010 più alcune note di aggiornamento”.
Moratti: Pisapia denigra per aumentare le tasse. Secca la replica dell’ex sindaco Letizia Moratti, secondo la quale ”quanto affermato oggi dal sindaco Giuliano Pisapia e dall’assessore al Bilancio Bruno Tabacci è chiaramente denigratorio, mistificatorio e falso”. ”Temo – ha spiegato l’ex sindaco – che si voglia semplicemente mettere le mani avanti per giustificare un aumento dell’imposizione fiscale”.