Mentre la maggioranza prova a mettersi dietro le spalle le sconfitte subite in occasioni delle elezioni amministrative e del referendum, cercando di rilanciare il proprio credo a suon di fiducie e di crociate come nel caso delle intercettazioni, l’opposizione – forse fiutando la possibile aria di cambiamento – sembra intenta a scaldare i motori del dissidio interno stimolato da un masochismo che nemmeno il deputato-neuropsichiatra della Lega Massimo Polledri saprebbe spiegare.
Se negli scorsi giorni, Antonio Di Pietro si è distinto per la tirata d’orecchi fatta nei confronti di quelli che dovrebbero – almeno in linea teorica e salvo follie veltroniane di autosufficienza – essere i futuri colleghi di coalizione, nelle ultime ore il leader dell’Italia dei Valori è ritornato a pungere un altro esponente del centrosinistra: Nichi Vendola, leader di Sinistra Ecologia e Libertà, colpevole di non avergli riservato parole gradite nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano Il Manifesto.
Primarie aperte a chi? – A indispettire l’ex magistrato di Mani Pulite è stato il commento del governatore della regione Puglia circa una presunta strategia di marketing politico che vedrebbe protagonista lo stesso Di Pietro. Vendola aveva dichiarato: “Non mi piace l’atteggiamento di chi ha sempre addosso una toga e un dito puntato. Propongo a tutti una clausola di stile: evitiamo gli effetti speciali. Capisco il problema di Di Pietro: vede esaurito lo spazio della rincorsa a sinistra. E sceglie di ricollocarsi come ala destra del centrosinistra. In sostanza torna al moderatismo radicale delle origini. Intendiamoci, non è trasformismo, solo un riposizionamento. Ma è inaccettabile il modo: offre un argomento formidabile ad una maggioranza allo sbando, attacca Bersani e me dicendo che non c’è l’alternativa”.
Dal canto suo il leader dell’Idv ha risposto: “Ho notato un certo fastidio da parte di alcuni dirigenti dell’aspirante coalizione in prova di fronte all’attivismo dell’Idv. Non so se si tratta di invidia. Io accetto la sfida a chi fa meglio, ma rifiuto quella di chi sta più alla finestra e aspetta che cada il governo Berlusconi per governare. […] Agli alleati con la puzza sotto il naso dico di pulirsi il naso e respirare meglio. Insomma, di darsi da fare“. Di Pietro poi ha aggiunto: “In questo caso partecipiamo parteciperemo con un nostro candidato, altrimenti facciamo le primarie per candidati alla Vendola, e questo non aiuta”.
La controreplica di Vendola – Il leader di Sel, dal canto suo, ha tentato di smorzare i toni. In un’intervista che andrà in onda domani mattina su SkyTg25, Vendola dichiara: “Le primarie non come una selezione per un trionfo personale, ma come un’occasione pubblica per parlare delle questioni reali dell’Italia e del suo futuro, possono essere una bella gara, piuttosto che una competizione cattiva, per questo non sono preoccupato se Di Pietro mi toglierà voti“.
Simone Olivelli