Borghezio: Mai insultato Polverini e Alemanno. Ma l’audio lo smentisce

Mario Borghezio, l’eurodeputato della Lega Nord tornato al centro delle polemiche per le critiche, al limite degli insulti, riservate ai cittadini romani e allo stato in cui sarebbe ridotta la Capitale, si è esibito in una parziale retromarcia. Prima che qualcuno si stropicci gli occhi: l’esponente del Carroccio non si è pentito di ciò che ha detto, ma ha voluto chiarire che alcune delle frasi che gli sono state addebitate lui non le avrebbe mai pronunciate.
Il riferimento è al presunto accostamento che Borghezio avrebbe fatto tra Renata Polverini e Gianni Alemanno, rispettivamente governatore della regione Lazio e sindaco di Roma, e Luigi Bisignani, il faccendiere al centro dello scandalo P4. A tal proposito, Borghezio avrebbe definito i due politici dei semplici “burattini” inconsapevolmente in mano a burattinai che fanno il bello e cattivo tempo.

Le querele – Le critiche dell’eurodeputato hanno portato alle reazioni stizzite della Polverini e di Alemanno che hanno annunciato l’intento di ricorrere alle vie legali per rifarsi su quelle che sarebbero soltanto calunnie.
Ma come riportato da un lancio dell’agenzia Adnkronos, Borghezio ha negato di aver fatto riferimento ai due: “Mi dispiace molto che un mio generico riferimento alle cricche della politica romana sia stato frainteso. Smentisco nella maniera più assoluta di aver voluto fare riferimenti in merito a rapporti con Bisignani al sindaco Alemanno e al presidente Polverini ai quali rinnovo la più assoluta considerazione e stima sul piano personale“.

Il video – Per sapere se basterà questa rettifica a far cambiare idea al governatore del Lazio e al primo cittadino della Capitale bisognerà attendere eventuali ulteriori repliche. Nell’attesa, però, ci si può cimentare nel ruolo di interpreti e cercare di capire se Borghezio nel suo attacco senza frontiere – eccetto quella che parte idealmente da Roma per estendersi fino a tutto il sud – abbia fatto riferimento ai due oppure se abbia parlato in maniera generica. In quest’ultimo caso, però, bisognerebbe spiegare il senso di parlare di problemi così specifici senza impegnarsi nella distinzione tra mele marce e non.
Poco dopo il minuto 15,30 della telefonata, che potrete ascoltare nel player in fondo all’articolo, Klaus Davi chiede a Borghezio di fare una riflessione sul fatto che la maggior parte degli scandali coinvolgano esponenti del mondo romano, sottolineando che, in una situazione simile, politici come la Polverini e Alemanno rischiano di rimanere vittime del giogo di quelli che il giornalista indica come ‘piduisti‘.
La risposta dell’eurodeputato è la seguente: “In realtà questi amministratori, volenti o nolenti, sono i burattini di questi burattinai. Loro non se ne rendono conto, vanno a tagliare i nastri (nelle inaugurazioni, ndr), ma chi ha fatto tutto il resto sono personaggi che loro sono ben lontani dal controllare. Anzi sono loro (gli amministratori) a essere controllati”.
Di chi parlava l’on. Mario Borghezio?

Simone Olivelli