Salvatore Parolisi va via da Folignano.
Il caporalmaggiore del 235° Reggimento Piceno accusato dell’omicidio della moglie Melania Rea, la ventinovenne di origini campane trovate morta a Ripe di Civitella lo scorso 20 aprile, ha lasciato la casa che aveva in affitto nella cittadina in provincia di Ascoli Piceno e molto probabilmente tornerà a Frattamaggiore (Na) dove abitano i suoi familiari.
Parolisi, ha raccolto le proprie cose e dopo averle caricate sull’auto, è ripartito la scorsa notte. Essendo ancora sconosciuto il motivo all’origine della decisione, sarebbe azzardato avanzare l’ipotesi per cui il marito della vittima abbia deciso di lasciare il paese marchigiano perché non prevede in tempi brevi un ritorno presso la caserma ‘Clementi’ di Ascoli Piceno.
Interrogatorio – Salvatore Parolisi, recentemente iscritto nel registro degli indagati per l’omicidio della moglie, ha continuato a far discutere di sé non più per le dichiarazioni, ma per i silenzi: la scelta di avvalersi della facoltà di non rispondere nel corso dell’ultimo interrogatorio non è stata compresa dai più. Nonostante si sia trattata di una scelta legittima da un punto di vista prettamente giuridico, non aver risposto alle domande postegli dagli inquirenti non ha fatto altro che alimentare i sospetti dell’opinione pubblica che dall’indomani del ritrovamento di Melania ha visto nel marito il principale indiziato.
Parolisi, tra l’altro, nel periodo in cui è stato considerato soltanto una persona informata sui fatti non aveva lesinato le presenze nei programmi televisivi e interviste alla carta stampata: il cambiamento di atteggiamento assunto, dunque, è stato rimarcato ancor di più dai commentatori.
Cellulare nascosto – A Folignano, nelle scorse settimane, ha avuto luogo l’ultimo ritrovamento che ha contribuito ad aumentare l’imbarazzo attorno alla figura di Parolisi: nei pressi del campo sportivo di Villa Pigna fu rinvenuto un cellulare che il caporalmaggiore aveva abbandonato. Il telefonino era stato utilizzato dal marito di Melania per tenere i contatti con Ludovica Perrone, l’ex allieva e amante del presunto uxoricida.
Parolisi giustificò il tutto dicendo di averlo buttato lì per liberarsi della storia con la soldatessa, ma in molti si sono chiesti: perché non lo gettò nella spazzatura?
S. O.
