Iron Maiden, Sonisphere – Il primo giorno è andato. Il Sonisphere è ufficialmente approdato in Italia, portandosi dietro il suo carico di polemiche per l’annullamento di 6 bands, ma riportando a quasi un anno di distanza dall’ultimo concerto gli Iron Maiden in Italia. La prestazione del sestetto inglese è stata all’altezza dell’audience giunta numerosa per loro e per gli altri gruppi che durante il pomeriggio hanno calcato il palco di Imola. Oggi è in corso la seconda giornata, con i Linkin Park come headliner.
Trionfo -Nei giorni scorsi, all’annuncio dell’annullamento di sei gruppi per motivi organizzativi, i più avevano storto il naso circa l’organizzazione non perfetta: “se l’inizio è questo…” hanno pensato in molti. E invece, almeno l’organizzazione del primo giorno è stata sufficiente. Nell’alternarsi di numerosi gruppi tra cui, in ordine di apparizione, “Bring me the horizon”, “Apocalyptica”, “Mastodon”, “Rob Zombie”, “Papa Roach”, “Motorhead” e “Slipknot”, in particolare i Mastodon hanno un pò deluso, più per la resa sonora che per la prestazione generale, secondo quanto si legge su Metalitalia.com, mentre Rob Zombie, ex membro dei White Zombie, ha saputo intrattenere il pubblico alla grande con i suoi travestimenti.
Iron Maiden – All’ora del crepuscolo, al termine dell’esibizione degli Slipknot, per la prima volta in Italia dopo la morte del bassista Paul Gray e ampiamente osannati, la gente aspetta con grande ansia la prestazione dei Maiden. La classica “Doctor Doctor” degli Ufo apre le danze e fa salire la tensione ai livelli massimi fino all’opener “Satellite 15….The final frontier” accompagnata dalla scenografia spaziale molto simile a quella vista ad Udine. Di certo i primi due brani (“El Dorado” è il secondo brano eseguito) non hanno lo stesso fascino dei pezzi storici. La prima parte di setlist è tutta incentrata sull’alternarsi di brani più recenti, se si eccettuano “2 minutes to midnight” e “The trooper” . Il finale sarà invece caratterizzato dalla riproposizione di brani storici, veri e propri cavalli di battaglia. “The evil that men do” e “Hallowed be thy name” sono accolte da vere e proprie ovazioni. La band è in gran forma, in particolare Bruce Dickinson ha una gran vena ed è ispiratissimo. Brani come “The number of the beast” e “Running free” suonati dopo la sempreverde “Iron Maiden” chiudono una serata trionfante per i fan della vergine di ferro. Stasera saranno di scena i Linkin Park.
R. A.