15mila NO TAV: assedieremo il cantiere

Dopo 24 ore di relativa calma, con i valligiani impegnati a riordinare le fila in seguito ai violenti scontri della mattina, la tensione in Val di Susa potrebbe tornare a salire nelle prossime ore, con un nuovo tentativo da parte del movimento di riconquistare le posizioni perdute.
Nel corso dell’assemblea di ieri sera a Bussoleno, che ha visto la partecipazione di più di mille persone, sarebbero infatti state fissate alcune importanti iniziative per andare, nei prossimi giorni, alla riconquista della “Libera Repubblica della Maddalena”.

Fiaccolata a Susa: riprendiamo il cantiere – Questa sera, con partenza alle ore 20.30 dalla stazione ferroviaria di Susa, il movimento NO TAV ha convocato una fiaccolata per rilanciare la “mobilitazione popolare ad oltranza contro l’aggressione alla Valle di Susa”, che, secondo le prime notizie che arrivano dalla Valle, avrebbe fatto registrare la partecipazione di diverse migliaia di persone.
“La linea storica Torino-Lione c’è già, ed è sfruttata ad un terzo delle sue potenzialità. – si legge nel volantino della manifestazione – Adesso vogliono portarci via le sorgenti, inquinare l’aria e il suolo, abbattere le case!
Fermiamoli, resistere per esistere!
Tutti a Susa per ritornare presto a riprenderci la Maddalena!“.

Già nel pomeriggio di oggi, intanto, era apparso per alcune ore sul sito del movimento, www.notav.eu, un appello di alcune centinaia di militanti a recarsi da Bussoleno verso Chiomonte per raggiungere la prima linea dello schieramento posto dalle forze dell’ordine a difesa dei primi operai che dovrebbero avviare i lavori del cantiere.
Non si è registrato, in ogni caso, alcun tentativo di sfondamento, ed è probabile che i valligiani stiano piuttosto compiendo delle azioni di ricognizione volte a verificare gli spostamenti degli oltre 2mila agenti giunti in Valle.

Domenica corteo nazionale: un’altra Venaus? – L’appuntamento centrale dei prossimi giorni, rilanciato ancora questa sera a Susa, è fissato per domenica, quando, con un concentramento ancora da definire in Valle, migliaia di valligiani NO TAV, sostenuti da uomini e donne in arrivo anche dal resto d’Italia, porranno il loro “assedio” al cantiere, per liberare il territorio della Maddalena.
Ancora non si conoscono i dettagli della manifestazione di domenica, che con ogni probabilità emergeranno solo nelle ore stesse del corteo, ma per molti questa scadenza dovrebbe riproporre le giornate di Venaus, quando, nel 2005, i valligiani riconquistarono l’area del primo cantiere avviato, aggirando la militarizzazione delle forze di polizia e fermando i lavori.

Certo che ci riprenderemo la Maddalena, – ha spiegato ieri sera, dopo l’assemblea di Bussoleno, Nicoletta Dosio, insegnante in pensione, da sempre in prima fila nella lotta No Tav – è la nostra terra“.

Mattia Nesti