Prodi e il suo consiglio al Pd: Ora subito le primarie regionali

Bologna – Prodi: “Ora primarie regionali”. Il segretario regionale del Pd in Emilia Romagna accetta il consiglio: “Nelle prossime settimane inizieremo a studiare un sistema perché la scelta sia dal basso“.

Prodi: Primarie regionali – Romano Prodi, ex presidente del Consiglio lancia il suo consiglio al Partito Democratico: “Non è un caso che in ogni competizione elettorale si moltiplichino le lamentele sulle candidature a cui i cittadini sono chiamati a dare il proprio voto perché si sentono espropriati, nelle loro scelte, da decisioni che vengono prese con criteri assolutamente arbitrari e non comprensibili”.
Il riferimento non è alle primarie nazionali per scegliere il leader nazionale, ma alle primarie regionali e quindi la possibilità di selezionare i candidati che diventeranno lista “bloccata” alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento.
Anche se la legge elettorale attuale abolisce i collegi elettorali uninominali e il voto di preferenza, a livello di circoscrizioni regionali.
Mi rendo conto che tutto ciò significa avere il coraggio di scontentare molti e avere la forza di scomporre e ricomporre il proprio elettorato”, dice ancora Prodi, “ma comprendo anche che la crisi economica sta cambiando percezioni e mentalità. Essa rende più accettabili le proposte innovative e coraggiose che il centro-sinistra deve elaborare per essere ritenuto in grado di governare la nostra società. Un compito difficile, tutto in salita e, in una prima fase, addirittura contro corrente. Tuttavia chi non è capace di nuotare contro corrente non sarà mai in grado di risalire un fiume”.
Per quel che mi riguarda i partiti vengono votati per le idee e i programmi che propongono, ma di fronte a questa legge elettorale, come dice anche Prodi, dobbiamo assolutamente intervenire”, ha spiegato Stefano Bonaccini, segretario regionale del Pd, “intanto voglio ricordare che il Pd ha inventato le primarie per la scelta dei sindaci in molte amministrazioni. Tema, quello delle primarie, di cui molti parlano, anche tra i partiti del centrosinistra con cui siamo alleati, senza mai usarlo nel selezionare la propria classe dirigente o i nomi di chi concorrerà alle elezioni nazionali”.

Matteo Oliviero