Ritrovate indicazioni di Charlie Chaplin: “Bisogna raggiungere la poesia”

Charlie Chaplin – Recentemente sono stati rinvenuti tre fogli contenenti le indicazioni del grande Charlie Chaplin per Paulette Goddard. Si tratta di alcune parole del grande cineasta rivolte all’attrice e trascritte dalla segretaria di edizione de “Il Grande Dittatore”, un film risalente agli anni quaranta che ha segnato un’epoca intera non solo a causa dei propri contenuti ma anche per la poesia che trasuda tale pellicola. Il ritrovamento dei tre preziosi fogli è stato comunicato ieri dalla Cineteca di Bologna; tale interessante testimonianza si trovava all’ interno dell’ Archivio Chaplin. È facile immaginare la gioia di chi si è ritrovato fra le mani proprio le parole prive di tempo del grande maestro: si tratta di materiale dall’impagabile valore.

Oggi presentazione documenti – Oggi alle undici e quarantacinque i tre fogli, che costituiscono un documento prezioso per tutti coloro che gravitano ancora oggi attorno alla figura di Charlie Chaplin e che mirano a scovarne l’essenza, verranno presentati al pubblico. Presso il Cinema Lumière di Bologna, Cecilia Cenciarelli e David Robinson presenteranno il materiale cartaceo recentemente rinvenuto. L’evento si inserisce all’interno del festival “Il Cinema Ritrovato”.

Il contenuto dei fogli – I fogli da poco ritrovati, contengono i consigli del celebre attore e regista per Paulette Goddard per ciò che riguarda la scena finale del capolavoro “Il Grande Dittatore”. Le parole rimaste impresse sulla carta per tutti questi anni, contengono un’indicazione che sembrerebbe adattarsi quasi ad ogni evenienza, che potrebbe benissimo decidere di scollarsi dal contesto a cui appartiene e girare il mondo sulle sue gambe meravigliose. Le parole di Charlie Chaplin sono le seguenti: “Bisogna raggiungere la poesia. Il realismo è soltanto un mezzo.”. Aggiungere qualcosa a tale consiglio, che sembra essere pensato da sempre e per sempre, sarebbe quasi un insulto alla poesia stessa, quella poesia che è potrebbe essere il fine che giustifica ogni sorta di mezzo.

Martina Cesaretti