Romania, legge ammazza-randagi. La questione va avanti da molto tempo, almeno 10 anni. Quando l’associazione internazionale Save The Dogs iniziò la sua battaglia per salvare i cani randagi della Romania, l’eutanasia era ancora permessa. In sostanza, risultava perfettamente legale “addormentare” un cane trovato per strada. Nel 2001 le cose cambiarono. La pratica diventò fuorilegge e, a livello teorico, un quattro zampe vagante andava sterilizzato e ovviamente lasciato in vita. Oggi è ancora così; anche se tra mille problemi, STD negli anni si è creata un suo spazio, ha intrapreso collaborazioni con altre associazioni internazionali e contare i pelosi salvati da brutti canili e ancora peggiori accalappiamenti, guariti da ferite e malattie, sottratti a maltrattamenti di gente senza scrupoli è ormai piuttosto difficile. Sono davvero tanti. La proposta di legge che negli ultimi mesi sta facendo la spola tra Parlamento e Commissione apposita potrebbe però riportare tutto a dieci anni fa. Ma qual è il reale status dell’iter legislativo? Lo abbiamo chiesto a chi dalla Romania è tornato da pochi giorni.
“La legge – spiega una componente dello staff di STD – è ancora lì, in bilico, ma attualmente sembrerebbe tutto fermo”. Precisamente di che legge si tratta? cosa prevede? “Sempre la stessa, praticamente quella che era in vigore dieci anni fa, che prevedeva l’eutanasia per legge dei cani randagi, cosa oggi vietata” Dici che è tutto fermo, ma sul web sono rimbalzate diverse voci che davano come data di scadenza il 21 giugno scorso, poi trasformatosi in 21 settembre, cosa c’è di vero? “niente. secondo le nostre informazioni e quelle reperite direttamente da associazioni romene, che appunto abbiamo contattato, né l’una né l’altra data hanno rappresentato o rappresenteranno un passaggio legislativo” Quindi nemmeno il 21 settembre è una data importante..“per quel che ne sappiamo noi, e io dalla Romania son tornata 3 giorni fa, no”
Torniamo alla proposta di legge..(m’interrompe, NDA) “..attualmente è ferma per vari motivi, non si sa di preciso quando tornerà in Parlamento, ma bisogna dire che questo rallentamento è dovuto anche all’incredibile numero di lettere di protesta giunte praticamente da tutto il mondo, la questione ha completamente travalicato i confini della Romania. Questo ha causato una battuta d’arresto nella procedura e probabilmente ora i politici stanno riflettendo su cosa fare”. Ma che probabilità c’è che passi, che si ritorni alla vecchia legge insomma, è possibile fare una stima? “no, diciamo 50 e 50, non è possibile fare una previsione ci sono troppe variabili che possono influenzare la conclusione”. Tra l’altro – aggiunge una collega – anche con la vecchia legge, per quanto crudele, non erano comunque riusciti a risolvere il problema del randagismo. Quindi, non c’è nemmeno un motivo tecnico per tornare indietro”. E Forse, uno dei motivi sta in un business da 300 milioni di euro, messo in luce qualche giorno fa da Il Fatto Quotidiano.
Come mai ci sono così’ tanti cani randagi in Romania? “Quando salì al potere Ceausescu (negli anni 60, condannato poi a morte a seguito della rivoluzione romena del 1989, NDA), impose alla popolazione di andare ad abitare in città, per favorire il lavoro nell’industria pesante. Le persone furono costrette a risiedere nei block, piccoli appartamenti dove i cani non erano ammessi. Di conseguenza, migliaia di quattro zampe rimasero abbandonati nelle campagne. In oltre 40 anni, chiaramente gli animali si sono sistematicamente riprodotti, raggiungendo un numero ora altissimo”.Grazie.“Grazie a te”. La protesta sul web quasi sicuramente continuerà con la stessa veemenza che l’ha caratterizzata fino ad ora. D’altra parte l’arma pare essersi rivelata piuttosto efficace.
A.S.