Un Consiglio nazionale convocato per nominare – alcuni hanno utilizzato addirittura il verbo ‘incoronare’ – il nuovo segretario di un partito politico che fino a ieri oltre ad avere il suo padre-padrone, contava diversi coordinatori ma tutti con mansioni più utili a livello burocratico che all’atto pratico.
Oggi 1 luglio è il giorno del Popolo della Libertà e, almeno ufficialmente, non dovrebbe essere l’ennesimo rito per celebrare la leadership indiscussa di Silvio Berlusconi, ma l’occasione per far assurgere al ruolo di segretario della più importante formazione politica del centro-destra Angiolino Alfano, a oggi ministro della Giustizia.
Ma tuttavia, finché ci sarà – ontologicamente e politicamente – Silvio Berlusconi è difficile immaginare un’occasione in cui il Premier non catalizzi l’attenzione mediatica su di sé.
Possiamo arrivare al 51% – Il leader del Pdl si è mostrato parecchio ottimista, sostenendo che le recenti battute d’arresto sono state causate perlopiù dal sabotaggio dei media che per una reale disaffezione da parte dell’elettorato del centro-destra: “Contro di noi c’era la morsa comunicativa implacabile della tv di Stato, con Ballarò e Santoro” ha detto Berlusconi commentando le ultime vicissitudini vissute dalla maggioranza.
Per il presidente del Consiglio il Pdl non si trova in difficoltà anzi ,facendo dei paragoni con quanto accaduto negli altri stati europei, godrebbe di ottima salute al punto che Berlusconi si è spinto anche a ipotizzare un futuro con il Popolo della Libertà a costituire il partito di maggioranza assoluta: “Siamo una grande forza politica, la prima in Italia, anche se i signori del Pd dicono il contrario siamo al 30% e oggi sarà una giornata di coesione e di unità per una ripartenza forte del Pdl. Vogliamo arrivare ad essere il partito di maggioranza assoluta nel paese. Veniamo da un momento difficile, ma non dispero che si possa arrivare al 51%“.
Plebiscito – Berlusconi ha poi così presentato il nuovo segretario Alfano: “Chiamo al mio fianco Angelino Alfano per ricevere l’investitura plebiscitaria. Devi essere tu – ha detto il Premier rivolgendosi al ministro della Giustizia – a impegnare le tue giovani forze al servizio di tutti noi, con la partecipazione di tutti noi. Conosco Angelino dalla fondazione del partito, è un uomo generoso, leale, non ho mai colto un atteggiamento menzognero in nessuna delle sue espressioni, è un ragazzo intelligente”.
Simone Olivelli