Convegno su Oriana Fallaci al Festival dei Due Mondi

Oggi si terrà, presso il Festival dei Due Mondi di Spoleto, un convegno su Oriana Fallaci, la celebre scrittrice e giornalista italiana scomparsa da pochi anni. A desiderare tale evento è stato il Corriere della Sera, il cui scopo era quello di mantenere vivo il ricordo dell’autrice di “Inshallah” e di omaggiare la sua figura. Non è solo attraverso i suoi libri che Oriana Fallaci continua ad essere viva, bensì anche grazie al mondo dello spettacolo che ha ideato validissimi espedienti per rinfrescare la memoria a tutti coloro che non sono ancora riusciti ad inquadrarla.

Ricordata troppo spesso solo a causa delle forti posizioni che prese durante l’ultimo periodo della propria vita, Oriana Fallaci fu una donna forte e intraprendente, sicuramente una delle giornaliste più coraggiose che l’Italia abbia mai partorito. Affiancare alla sua celebre figura solo l’impeto dei suoi ultimi anni fra noi sarebbe un vero peccato, così come lo sarebbe considerarla meravigliosa solo per quel gioiellino che è “Lettera ad un bambino mai nato”. Sembrerà certamente retorico, ma la Fallaci è stata molto di più, ha fatto molto di più, ha scritto molto di più.

La celebre scrittrice fu una figura spesso controversa; alcuni la amarono ed altri la odiarono: la mancata riscossione di sentimenti neutrali è chiaro sintomo dell’importanza della sua persona. Svezzata sin da bambina a pane e battaglie a favore delle proprie idee, Oriana Fallaci non si è mai lasciata gestire da nessuno, se non dal proprio lucido e brillante individualismo che quasi mai la portò a trascurare il mondo circostante a favore della propria vita di persona singola. Combattiva, femminile, orgogliosa, poetica, Oriana Fallaci si è ritrovata a combattere col mostro della morte per tutta la vita, fino alla fine. Fu compagna di Alekos Panagulis fino al giorno della sua eterna dipartita dal mondo dei vivi. È stata motivo d’orgoglio per l’intera nazione italiana, e ha lasciato ai posteri opere dall’encomiabile valore. Un convegno in suo onore pare, a dire il vero, quasi un atto dovuto a questo punto.

Martina Cesaretti