Ritrovato il “Salvator Mundi” di Leonardo da Vinci

Il “Salvator Mundi” di Leonardo da Vinci è stato finalmente ritrovato. Il capolavoro perduto, un olio su tavola raffigurante Cristo con la mano destra alzata benedicente mentre con la sinistra regge un globo celeste, è stato rinvenuto in una collezione privata americana. Dopo secoli di oblio, l’opera di 66 centimetri di altezza per 46 di larghezza, sarà presentata per la prima volta in pubblico dalla National Gallery di Londra, che la esporrà dal 9 novembre al 15 febbraio 2012, in una mostra dedicata all’attività di Leonardo alla corte del duca Ludovico Sforza di Milano. Come ha spiegato il Wall Street Journal, il dipinto, in un primo momento, è stato registrato nelle collezioni di Carlo I e Carlo II d’Inghilterra, per passare poi nelle mani di Sir Francis Cook, un leggendario collezionista inglese del XIX secolo. Già allora, però, si era persa l’attribuzione leonardesca, tanto da far catalogare il dipinto solo come “Di scuola milanese”, 1500 circa.
Gli studiosi che hanno preso in carico in un primo momento la tavola ad olio, nota finora grazie ad un’incisione di Wenceslaus Hollar, eseguita intorno al 1650, hanno confermato che fosse di scuola leonardesca. Solo dopo la rimozione di uno strato di pittura scolorita e della vernice che era stata applicata in un precedente restauro, gli esperti hanno annunciato l’attribuzione a Leonardo da Vinci. «Ho visto l’opera l’anno scorso alla National Gallery – ha commentato l’insigne studioso Pietro Marani, membro del team che l’ha valutata -. Prima del restauro era conciata male, coperta da pitture antiche. La si credeva di bottega, perché erano stati aggiunti barba e baffi che modificavano il viso del Cristo rispetto all’incisione di Hollar, che era una immagine identica all’originale. Ma durante il restauro è emersa la qualità della pittura, i colori meravigliosi, i rossi e gli azzurri del panneggio che ricordano proprio quelli dell’Ultima Cena».
La rivista “Artnews”, che ha riportato la notizia della scoperta, ha ipotizzato una valutazione di 200 milioni di dollari per il Leonardo ritrovato. L’opera è di proprietà di un consorzio di commercianti americani, il cui capofila è Robert Simon, proprietario della omonima galleria d’arte di New York, che avrebbe acquistato il quadro in una vendita immobiliare negli Stati Uniti circa sei o sette anni fa.

Valentina De Simone