No Tav: battaglia davanti al cantiere, arresti e feriti

La furia dei No Tav. Non si placano gli scontri in Val di Susa tra manifestanti No Tav e forze dell’ordine. I feriti tra le forze dell’ordine si attestano a 30, di cui 2 con sospette fratture, mentre i siti web antagonisti parlano di numerosi feriti anche tra i manifestanti che denunciano l’utilizzo di proiettili di gomma da parte della polizia, oltre a getti di idranti e lacrimogeni sparati ad altezza d’uomo. Gli agenti sono, invece, fatti bersaglio di lanci di pietre, petardi, bombe carta e persino bottiglie piene di ammoniaca.

Arrestati cinque antagonisti. Al momento sono state arrestate cinque persone (tre anarco-inusrrezionalisti provenienti da Modena, pluripregiudicati per reati specifici; un antagonista di Padova e uno bolognese, entrambi con precedenti specifici). Tutti sono stati oggetto delle cure sanitarie del personale medico della polizia di Stato, affiancato dal personale del 118. Uno degli arrestati, a seguito dei politraumi riscontrati (sospetta frattura del naso, contusioni al torace e al capo), sta per essere trasportato in elicottero presso un ospedale torinese.

Scambio di accuse tra manifestanti e forze dell’ordine. La questura smentisce la voce circolata sull'”utilizzo di proiettili di gomma per respingere gli antagonisti, poichè tale tipo di arma non è in dotazione alla polizia” e accusa gli antagonisti di agire “con impostazione paramilitare, con sodali provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, che stanno dando sfogo alla più inaudita violenza ormai focalizzata solo contro le forze di polizia“. Sarebbero circa 300 i manifestanti provenienti da Francia, Spagna, Austria e Germania che stanno prendendo parte agli scontri nei pressi del cantiere Tav di Chiomonte.

R. E.