Il matrimonio “così e così” di Montecarlo a Bikini. La copertina della quarta puntata di Bikini, il settimanale di costume e società di Canale Cinque dal taglio graffiante e umoristico, è interamente dedicata al matrimonio tra Alberto di Monaco e Charlene, svoltosi il primo luglio con la cerimonia civile e il 2 luglio con il tito religioso. Un matrimonio che seppure non viene definito di serie B in ogni caso è stato considerato “così e così”! Secondo matrimonio mediatico dell’anno, secondo Bikini, ma non solo per una questione di calendario…A parlarne se n’è parlato, ma non certo come il precedente tra William e Kate con il quale viene spontaneo, sebbene risulti poi impossibile, fare paragoni. Né tanto meno è il matrimonio che si aspettavano tutti, la favola bella come quella tra il principe Ranieri e Grace Kelly.
Anticipi e posticipi. Bikini ha analizzato velocemente antecedenti, intoppi, preparativi e ogni tipo di curiosità che potesse riguardare il matrimonio di Alberto e Charlene. A iniziare dalla data che era stata fissata per il 7 ma che è stata poi anticipata al primo luglio poiché il 6 era previsto una riunione del comitato olimpico alla quale il principe teneva molto a partecipare. E persino l’orario è stato adeguato: la cerimonia religiosa di sabato doveva essere celebrata alle 15, in concomitanza con la partenza del tour de France e quindi si è deciso di posticipare alle 17… Degli spostamenti che non sembrano di grande auspicio per quello che dovrebbe essere l’ evento più importante della vita.
Gadget e turisti. E Bikini ha indagato anche su chi vince nei gadget e si è scoperto che il tour de France e le nozze di e Alberto e Charlene proseguono a pari passo. E tra anticipi e posticipi a momenti il matrimonio non si celebrava affatto… a causa della “fuga” della sposa che quasi quasi… ci ripensava… Ma poi il matrimonio si è fatto ed è risultato quasi un “affare privato” per monegaschi e residenti. L’evento ha attirato circa 2000 turisti, meno della famosa tappa del Gran Premio e per chi cercava dei souvenir sembra che non c’era poi grande scelta…
Caterina Cariello