Banchetto leghista di orso, Nas: E’ carne slovena non autorizzata

Niente carni di orso sulle tavole trentine. Rovinata, secondo il parere dei membri della Lega Nord che parteciperanno alla prossima festa estiva del partito (la prima di quest’anno), la celebrazione tradizionale che si stava prospettando. Il banchetto, come è ormai noto, doveva avere come portate principali vari piatti a base di carne di orso. Invece ad Imer, in Trentino, i festaioli del carroccio si dovranno accontentare di pietanze un po’ più tout court. A deciderlo, la negligenza degli stessi organizzatori leghisti, secondo la disposizione dei carabinieri dei Nas, Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma: le carni infatti, nonostante siano state importate dalla Slovenia appositamente, sono mancanti delle certificazioni necessarie all’utilizzo della carne d’importazione. Inutile riferire di quanto e come siano state soddisfatte le associazioni ambientaliste riguardo la decisione. Ma si è trattato davvero solo di un cavillo salvifico? O la giustizia avrebbe fatto comunque il suo corso, dato che in effetti le autorizzazioni non erano state regolarmente ottenute?

L’errore burocratico. Secondo l’onorevole leghista Maurizio Fugatti, si tratterebbe appunto di un cavillo burocratico e nulla di più. Eppure, in Italia l’orso è protetto e per importarlo dalla Slovenia i leghisti hanno quasi involontariamente dato una mano alla macchina politica e diplomatica a prendere una decisione riguardo la loro controversa festa: non hanno provveduto alle autorizzazioni riguardo l’importazione di carni. Portavoce del Wwf parlano di un ”pessimo esempio che ignora le leggi nazionali ed europee e mette a rischio una specie protetta”. E questa è l’ovvia tesi degli ambientalisti. Dal punto di vista giuridico si può dire che obiettivamente non ci si è saputi muovere, riguardo questi orsi con i quali banchettare, a tal punto da permettere di tagliare la testa al toro (ci si passi la metafora non troppo animalista), rendendo in ogni caso impossibile il conteso pasto.

Invito ad un maggior rispetto delle leggi italiane. Piergiorgio Benvenuti, presidente nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale, ha commentato ricordando a tutti: “L’orso bruno è in via di estinzione e già sono stati avviati alcuni progetti nel parco naturale Adamello Brenta per salvarlo, all’interno della più vasta area protetta del Trentino.” Controproducente, dunque, importarne degli esemplari se non a scopo di ripopolamento. “Non ci sono commenti ulteriori da fare – prosegue poi Benvenuti – dato che si attendono i provvedimenti nei confronti dei responsabili ed un monito agli esponenti della Lega per un maggior rispetto della legalità, degli animali e dell’ambiente, come imposto dall’essere cittadini Italiani, ma soprattutto nel proprio ruolo di rappresentanti politici”.

Scaricamenti di responsabilità tra Slovenia e Lega Nord del Trentino. Si giustificano dal canto loro i leghisti tirando in ballo cavilli delle leggi internazionali in materia di esportazioni: secondo quanto al momento cercano di sostenere, le autorizzazioni mancanti sarebbero a cura del Paese di provenienza delle carni, e questo, se non salva il banchetto che sembra ormai dover cambiare menu, contribuisce a far ben sperare gli onorevoli del Carroccio di non perdere la faccia assieme alla pelle dell’orso.

Sandra Korshenrich