J.K. Rowling licenzia l’agente che ha scoperto Harry Potter

A breve arriverà sul grande schermo l’ottavo ed ultimo film ispirato alla saga che l’ha resa famosa in tutto il mondo, ma intanto J.K. Rowling ha deciso di licenziare proprio colui che per primo ha creduto in Harry Potter, il suo storico agente letterario Christopher Little, che ora sta pensando di rispondere per vie legali alla sua ormai ex-protetta.

Delusione e rabbia – La Rowling grazie ai suoi sette libri dedicati alle avventure del mago di Hogwarts è riuscita ad aggiudicarsi una poltrona d’onore fra i grandi scrittori della letteratura contemporanea, oltre che un successo miliardario che, com’è noto, l’ha portata a diventare la donna più ricca del Regno Unito, più della regina Elisabetta II. Eppure gli esordi non sono stati di certo rose e fiori per la scrittrice britannica, che ha dovuto sudare non poco prima di vedere il suo Harry Potter e la Pietra Filosofale dato finalmente alle stampe. L’incontro con l’agente letterario Christopher Little, di fatto, segnò la svolta per la sua vita e la sua carriera letteraria. Little, infatti, fu l’unico a credere nel mago della Rowling e riuscì, dopo il rifiuto di diverse case editrici, a far pubblicare il primo romanzo presso un editore praticamente sconosciuto, Bloomsbury, che al contrario dei suoi colleghi non reputò l’opera “troppo lunga”. Era il 1997 e grazie alla fiducia del suo agente l’autrice riuscì a pubblicare il romanzo, probabilmente senza avere neanche la più remota idea che sarebbe divenuto uno dei più celebri long-seller contemporanei, vendendo 450 milioni di copie in tutto il mondo. Questa bella storia, però, non sembra essere bastata alla Rowling, che ha liquidato Christopher Little il quale, stando al Sunday Telegraph, si sarebbe detto “deluso e sorpreso“. Sempre secondo il magazine, fra i motivi della rottura ci sarebbe di mezzo Pottermore, il sito web di recente ufficializzazione da cui sarà possibile scaricare per la primissima volta gli ebook della saga di Harry Potter e scoprire informazioni inediti sui romanzi fornite dalla stessa Rowling, al quale l’autrice avrebbe fin dall’inizio lavorato assieme a Neil Blair, ex-partner di Little.

Separazione inevitabile – Un connubio letterario e soprattutto commerciale pare fosse arrivato ormai al capolinea. La scrittrice, in un comunicato della BBC, ha riferito che la sua è stata una “decisione dolorosa che non è stata presa senza una buona ragione”. Altri dettagli sul divorzio sono forniti poi dal portavoce dell’autrice, che ha dichiarato: “Per settimane la signora Rowling ha attivamente cercato un altro esito della vicenda, ma alla fine la separazione è diventata inevitabile”. Non sembra dello stesso parere l’altro diretto interessato che, a detta del suo portavoce, “ha lavorato al fianco di J.K. Rowling come suo agente sin dal suo esordio sedici anni fa. Ammira moltissimo la scrittrice e il suo straordinario talento ed è orgoglioso di aver fatto la sua parte in questo lungo viaggio. Ma è amareggiato e sorpreso di aver appreso la notizia prima che si potessero prendere in esame altre proposte.”

Andrea Camillo