MotoGP, la flotta Honda – Si prospettano mesi davvero incandescenti per i piloti ufficiali Honda. Oltre ad aver quasi l’obbligo di vincere il mondiale 2011, si sta sempre di più delineando un conflitto tutto interno rivolto ai posti disponibili per il 2012. La casa dell’ala infatti ha deciso di fare una immenso sforzo per la stagione in corso, non solo ingrandendo il team principale di una unità ma dando anche una quarta moto in mano ad una struttura privata (in questo caso quella di Gresini), tutto per ritornare finalmente davanti nella classe regina. Obbiettivo che sembra essere raggiunto ed ora, con la dovuta calma ed attenzione, si può cominciare a parlare del futuro mandando in pre-allerta i diretti interessati.
I segnali di Dovi – Non a caso Andrea Dovizioso è sincero quando ai microfoni dice: “Cerco in tutti i modi di creare dei problemi alla Honda. La situazione per l’anno prossimo non è chiara ed il podio al Mugello è una risultato davvero importante” Verissimo, se si aggiunge il sorpasso ai danni del sino ad ora indiscusso leader Casey Stoner, preceduto con grinta e guadagnando altri preziosissimi punti ai fini della classifica. Ma sia Stoner che l’infortunato Pedrosa (ancora alle prese con i postumi della doppia operazione alla spalla) hanno in mano un contratto valevole anche per la stagione a venire, così come lo sponsor Repsol resterà sulle carene della HRC. In poche parole il team ufficiale è al completo e resta da giocarsi la moto in un team privato supportata però direttamente dalla casa.
Sfida italiana – La crisi finanziaria globale e il terribile terremoto che ha colpito il Giappone sono stati fattori che hanno direttamente infierito nelle casse e tasche dell’azienda, ed è proprio per quello che difficilmente tale spiegamento di forze si potrà ripetere anche nel 2012. La sfida quindi è tra i nostri Dovizioso e Simoncelli, entrambi fortissimi ma solo uno in grado di mantenere l’attuale status di pilota ufficiale. Marco ha fatto vedere grandi cose nei turni di libere e soprattutto qualifiche (due Pole), ma la posizione in classifica generale di Andrea pesa davvero molto, visto che è tutto frutto di una incredibile costanza di risultati nelle più disparate condizioni, terreno sul quale il capelluto pilota invece pecca. Mancano ancora molte gare alla fine e tutte le opzioni sono aperte. Inutile dire che anche in questo sarà il migliore a trionfare, come sempre.
Riccardo Cangini