No Tav: Maroni pensa al reato di tentato omicidio. “Mi auguro che la magistratura vada fino in fondo, sono d’accordo con quei commentatori che oggi, sui giornali, sostengono che si possa contestare il reato di tentato omicidio, perché chi utilizza molotov con ammoniaca significa che attenta alla vita di poliziotti e carabinieri. Ieri c’è chi ha cercato di ammazzare carabinieri e poliziotti che altro non facevano che difendere la legalità e la democrazia”. Così si è espresso il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, a proposito degli scontri avvenuti ieri in Val di Susa tra manifestanti No Tav e forze dell’ordine.
Solidarietà alle forze dell’ordine. Il Ministro ha confermato “che l’opera sarà fatta e saranno garantite tutte le misure di sicurezza”. Un particolare ringraziamento è andato, infine, a tutte le forze dell’ordine “per aver gestito la situazione e per aver contrastato una violenza, non solo eversiva come giustamente ha affermato il capo dello Stato, ma anche di stampo terroristico, che non ha giustificazione e che tendiamo a contrastare con ogni mezzo possibile”. Sulla stessa linea il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli: “Non possiamo cedere ad un gruppo minoritario di delinquenti che hanno trovato la scusa della Torino-Lione per sfasciare tutto”.
Grillo chiarisce: Eroi sono i valsusini, non i violenti. “Ieri ho chiamato eroi i valsusini che manifestavano pacificamente, come fanno da anni, per il loro territorio. Sono il primo a condannare e a voler sapere chi sono i black bloc annunciati dai media da giorni. Li trovino, li arrestino“. Dalle righe del suo blog, il comico genovese si scaglia contro la “nebbia della disinformazione” che ieri lo ha accusato di aver parlato dei manifestanti violenti come di “eroi” e dei blocchi delle forze dell’ordine come di “prove tecniche di dittatura“.
R. E.