Tumore al seno: la mammografia riduce i decessi del 30 %

30% decessi in  meno con la mammografia. La mammografia è in grado di ridurre i decessi del 30%. A sostenere la validità di questo esame diagnostico è uno studio condotto in Svezia da un’equipe internazionale di ricercatori, che ha coinvolto ben 130 mila donne in due comunità svedesi. Si tratta dello studio più lungo sulla diagnostica del tumore al seno e ha dimostrato, ancora una volta, come la prevenzione sia l’arma più efficace nella lotta al tumore al seno, una patologia che oggi colpisce circa 37 mila donne, e resta la tipologia di cancro più frequente nel sesso femminile. Ecco, perché anticipare la diagnosi è la prima forma di cura.

La prevenzione. Lo studio svedese ha dimostrato come nel gruppo di donne che nel corso degli anni si erano sottoposte regolarmente alla mammografia, la percentuale di decessi a causa del tumore al seno fosse diminuita del 30% e questo effetto persisteva anno dopo anno. La mammografia, attualmente, è il metodo di diagnosi precoce più efficace. L’Osservatorio nazionale screening, infatti, ne consiglia una ogni 24 mesi dai 50 ai 69 anni di età. Per le donne con un caso in famiglia di tumore, è consigliabile verso i 40 anni, mentre per le più giovani, l’esame più utile è l’ecografia. E’ necessario quindi proseguire sulla strada della prevenzione sempre più capillare, della diagnosi, che si serve di strumenti sempre più sofisticati e individua il tumore con sempre maggior tempestività, e delle strutture oncologiche, che intervengono sempre prima e con la terapia più adatta.

Il tumore al seno. Il carcinoma mammario è una patologia che colpisce prevalentemente il sesso femminile e i fattori di rischio sono diversi, dall’età allo stile di vita, senza escludere i fattori ambientali (radiazioni, le terapie ormonali). Nell’80% dei casi, ad esempio, il tumore al seno colpisce le donne over 50. L’incidenza, infatti, aumenta con l’età durante il periodo fertile, raddoppiando ogni 10 anni fino alla menopausa. Il cancro al seno ha in alcuni casi una componente genetica ereditaria. Anche lo stile di vita può influire sulla comparsa del tumore al seno, come l’obesità o il sovrappeso, ma anche una dieta ricca di grassi saturi e proteine animali, il consumo di alcol o l’abitudine al fumo.

Adriana Ruggeri