Inediti Tupac – Sono state pubblicate su SoundCloud due versioni inedite di due brani di Tupac Shakur, celebre rapper statunitense. È facile intuire la velocità con cui i due pezzi sono riusciti a fare il giro del mondo in pochissimo tempo; alla luce dell’amore che vecchi fan e nuovi esploratori di tale genere musicale hanno dimostrato per il grande artista, si può dire con certezza che Tupac Shakur non è ancora stato dimenticato. C’erano dubbi a proposito? Considerando l’impegno che si impiega per questioni riguardanti la sua eredità paragonato alle energie che dovrebbero essere spese al fine di onorarne la memoria e diffonderne i prodotti artistici, sì.
Due versioni inedite – I due brani che sono stati proposti al mondo del web sono “Watch Yo Mouth” e “NY ‘87”. Per quanto riguarda “Watch Yo Mouth”, è stata preziosa la collaborazione di Dr.Dre e De La Soul. “NY ‘87” è una canzone particolarmente critica, in cui Tupac sembra voler dare una lezione ad alcuni Mc contemporanei ai quali, secondo molti, faceva egregiamente le scarpe. Coloro che amano il rap sono costretti prima o poi a doversi scontrare con i lavori di Tupac, che, considerando il fatto che di album ne ha pubblicati ben venticinque (di cui alcuni postumi), di cose da dire ne aveva a iosa.
Tupac, pilastro del rap – Tupac può essere considerato a ragione uno dei pilastri della musica rap. Morto a venticinque anni, nel millenovecentonovantasei, Tupac Shakur non è stato solo un rapper, ma anche un poeta, un attivista, un uomo che si proiettava verso prospettive di rivoluzione. Tupac morì dopo giorni d’agonia a causa di cinque proiettili che gli erano stati sparati addosso. Certamente lo si piange ancora, soprattutto quando spuntano fuori brani che ribadiscono chiaramente quanto inestimabile sia stato il suo contributo al mondo della musica. Che cosa si spera, ora, per Tupac? Anzitutto che il suo rap continui a contaminare le orecchie di grandi e piccoli, e poi che si trovi in un luogo migliore o che abbia trovato pace nell’ “eterno riposo”. D’altronde uno dei suoi tatuaggi esprimeva senza pericolo di fraintendimento il suo pensiero riguardo la morte: “My only fear of death is coming back reincarnated” (“L’unica paura che ho riguardo la morte è quella di reincarnarmi”).
Martina Cesaretti