Le foto hard. Marito, vicini di casa, medico di base, amici, parenti, insomma, un po’ tutto il paese ha ricevuto in bustine anonime le foto hard di una bella quarantenne vittima di una diabolica vendetta attuata da un amante che non accettava l’addio della donna. È successo a Porto Mantovano, in provincia di Mantova. Protagonista di questa vicenda, che sembra più un film che la realtà, è Marcella, le cui foto osè sono finite nelle mani di tutto il paese.
La storia con l’amante. La storia prende le mosse circa due anni fa, quando Marcella, una donna molto focosa e attraente, stanca del rapporto di coppia col marito, conosce su internet un uomo, Alberto. I due trasformano l’amicizia virtuale in una storia vera e propria. Ma dopo qualche tempo, senza spiegazioni, Alberto scompare: Marcella non soffre, perché gli aveva esplicitamente detto di stare con lui per gioco e mai l’uomo avrebbe dovuto entrare nella sua vita seriamente.
Dopo due anni l’uomo si rifà vivo e ricomincia la storia. Senonché, Marcella scopre che Alberto aveva chiamato una sua amica. La donna va su tutte le furie: «Doveva stare fuori dalla mia vita, come si permette di chiamare persone che mi sono vicine?». Decide quindi di troncare questa storia segreta.
La vendetta e la denuncia. L’uomo, però, non desiste e cerca di convincere in tutti i modi Marcella. Quando, però, capisce che non c’è niente da fare, passa all’attacco, e mette in atto la vendetta: realizza dei fotomontaggi, recupera dei video (che aveva girato all’insaputa dell’amante) in cui loro due entrano a braccetto in un motel e altre immagini esplicite dei loro rapporti sessuali. Infine, ha a disposizione anche un audio con i gemiti inequivocabili di Marcella. Riproduce questo materiale in centinaia di copie e il gioco è fatto: spedisce le buste contenenti questo materiale agli abitanti di Porto Mantovano.
La donna è messa in seria difficoltà. Ottenuto il perdono del marito sporge denuncia contro l’ex amante. In tutto cinque le querele a carico del vicentino, sporte anche dal marito e da amici di Marcella. Parte del materiale è stata raccolta dalla famiglia della donna per farla sparire.
Angela Liuzzi