Guzzanti-Capezzone: insulti da cinematografo

Uno scontro durissimo si è consumato ieri durante la conferenza stampa convocata all’Hotel Nazionale di Roma (vicino Montecitorio) per parlare del futuro del cinema Palazzo. Il locale, sito nel quartiere storico di San Lorenzo, è al centro di una acesissima lotta tra la Società “Camene”, intenzionata a realizzare un casinò, e la gente del quartiere contraria al progetto. La colonnina della temperatura ha raggiunto picchi altissimi quando Sabina Guzzanti, presente alla conferenza, ha espresso la sua forte contrarietà, sottolineando l’illegalità dell’iniziativa. A risponderle stizzito è stato il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, che – sostenendo le ragioni della società “Camene” – ha accusato l’attrice di fiancheggiare un’occupazione abusiva della spazio.

Il quartiere contro la Camene – Un altro luogo simbolo della cultura capitolina ha dato il via a uno scontro violentissimo tra le ragioni della cittadinanza e quelle dell’imprenditoria. L’ex teatro-cinema Palazzo del quartiere San Lorenzo è stato occupato dal mese di aprile dai cittadini, che non intendono cedere lo spazio alla società “Camene”. Il motivo? Stando a quanto dichiarato anche ieri, nel corso della conferenza stampa convocata in un noto hotel del centro di Roma, la società sarebbe in procinto di acquistare il locale per realizzare un casinò. Un’idea che alla gente di San Lorenzo non è affatto piaciuta e che li ha spinti a mobilitarsi e a raccogliere oltre 5 mila firme per dire no alla realizzazione del progetto.

La protesta della Guzzanti – Dopo l’occupazione del Teatro Valle, dunque, anche la mobilitazione della gente di San Lorenzo sembra certificare il malcontento popolare per una politica che appare sempre più disattenta alle richieste della cultura e alle proposte avanzate dal “basso”. Presente alla conferenza stampa di ieri anche l’attrice Sabina Guzzanti: “Il motivo per cui tutto il quartiere si è sollevato – ha spiegato – è perché aprire un casinò in un quartiere come San Lorenzo vicino a un’università è illegale. Il Piano regolatore stabilisce che San Lorenzo è una zona T4. Noi non stiamo occupando – ha precisato la Guzzanti – noi stiamo impedendo un’attività illegale”.

Il botta e risposta con Capezzone – Parole che hanno fatto innervosire il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, seduto al fianco dei rappresentanti della Società “Camene” per presentare ai giornalisti i dettagli del progetto in cantiere. La tensione si è subito impennata, con un botta e risposta serratissimo tra i due che si sono rimpallati accuse di illegalità. “Questo è un dossier con tutte le vostre zozzerie”, ha quindi aggiunto la Guzzanti che, ricevendo in risposta una sequela di insulti (prontamente ricambiati) ha invitato i giornalisti presenti in sala a raggiungerla fuori per conoscere i motivi della sollevazione popolare.

La temperatura sale – Dall’altra parte della “barricata”, un rappresentante della Società “Camene” ha iniziato a inveire contro i protestanti, accusandoli di fare gli interessi dei soliti “palazzinari” romani: “Buffoni! – ha urlato – Andate a pagare le tasse. Siete voi che calpestate i diritti”. “Questa scena – ha rincarato Daniele Capezzone – ce la ricorderemo la prossima volta che la signora Guzzanti parlerà di legalità. Sei un’occupante abusiva violenta e prepotente” ha aggiunto rivolgendosi all’attrice, che ha risposto apostofondo il politico con un lapidario “Testa di c….”.

La lezione dei partigiani – A riscaldare ulteriormente gli animi, la protesta animata da un’anziana cittadina di San Lorenzo, che ha ripreso gli investitori e il pidiellino, rimandando agli anni della Resistenza. “La democrazia – ha detto – non ce la dovete insegnare voi, l’abbiamo conquistata con i partigiani, che – ha aggiunto rivolgendosi direttamente a Capezzone – le hanno dato la possibilità di parlare. San Lorenzo è antifascista – ha scandito la cittadina – e a San Lorenzo il casinò non si mette”.

Maria Saporito