Santo Versace: Votiamo sì all’arresto di Papa e dimostriamo di essere onesti

Il deputato del Pdl, Santo Versace, non ha dubbi: nei confronti del collega Alfonso Papa non esiste alcun “fumus persecutionis“. Anzi, la votazione alla richiesta di arresto avanzata dai giudici di Napoli nei confronti dell’onorevole-magistrato può rappresentare un’occasione importante per i politici. Il momento perfetto per dimostrare di voler davvero cambiare passo per costruire quel “partito degli onesti” annunciato da Angelino Alfano pochi giorni fa. “Il voto su Papa deve essere il primo passo – ha spiegato Versace – Alle parole adesso devono seguire i fatti”.

Un passo verso l’onestà – “Angelino Alfano ha detto che il Pdl deve diventare il partito degli onesti? Ebbene, questa è la prova del nove, anzi la cartina di tornasole del nuovo corso. Se l’intenzione è questa, il voto su Papa deve essere il primo passo”. Il pidiellino Santo Versace, fratello di Donatella e dello scomparso Gianni, ha le idee chiare e alla richiesta di arresto del collega Alfonso Papa, accusato dai pm di Napoli di far parte della loggia massonica P4, voterà sicuramente sì. Di più: Versace, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano, ha auspicato che anche altri esponenti del suo partito seguano il suo esempio, dimostrando così la volontà di cambiare registro.

Contro il malcostume trasversale – A convincerlo, ha spiegato il deputato, sono state le carte del fascicolo che riguarda Papa: “Non solo me le sono lette, facendomi l’opinione che le accuse mosse dai magistrati abbiano un fondamento – ha dichiarato Versace – Mi sono anche consultato con dei magistrati di cui mi fido molto. Persone convinte che ci sia un malcostume trasversale nella politica, che va combattuto”. Una posizione forte, destinata ad aprire una falda tra gli intransigenti e i difensori della “cricca”, ma che l’imprenditore-politico ha deciso di difendere strenuamente, anche a nome degli elettori indignati.

Le gente è stufa delle cricche – “La gente del Pdl – ha ripreso Versace – è incazzata nera per le troppe concessioni ai partiti dei furbetti, alle cricche, a quelli che si fanno gli affaracci loro. Alle elezioni amministrative abbiamo avuto un segnale di avvertimento, quello di cambiare rotta. Poi Alfano ha preso un impegno. Adesso – ha ribadito il pidiellino – alle parole devono seguire i fatti”. E per rimarcare la sua “autonomia” all’interno del partito, il deputato non ha mancato di esprimere un commento pesante sulla procrastinazione dei tagli alla politica annunciati nella manovra economica: “Non ho esitazione a dire che si tratta di una schifezza – ha tagliato corto Versace – Voluta dalla maggioranza ma anche dall’opposizione”.

Maria Saporito