Hemingway: l’amico-biografo rivela il motivo del suo suicidio

Sono passati già cinquant’anni dal giorno in cui Ernst Hemingway, uno degli scrittori più emblematici del novecento, si tolse la vita. Per celebrare questa poco felice ricorrenza è stato pubblicato un libro e si è pensato di ricordare la figura dell’autore di “Per chi suona la campana” anche in altri modi. Ognuno, alla fine, ha pensato ad Hemingway come voleva, nella maniera che più gli sembrava consona: il suo amico-biografo A.E. Hotchner, ad esempio, ha pensato di rivelare dopo cinquant’anni i motivi che scatenarono il suicidio del grande scrittore.

Angosciato dall’FBI – A.E. Hotchner è uno scrittore, ed era amico e collaboratore di Hemingway. Le sue rivelazioni parlano dell’angoscia del celebre autore, che veniva sorvegliato dall’FBI. A quanto pare Hotchner e Hemingway erano amici: andavano a caccia e pesca assieme, si coltivavano a vicenda in vari modi, e di certo ci saranno stati dei momenti di confidenza fra loro. A.E. Hotchner ha raccontato Hemingway in due suoi libri, e di certo lo ricorda spesso anche per conto suo. La rivelazione riguardo i motivi che spinsero il brillante autore al suicidio spiazzano e lasciano sgomenti anche cinquant’anni dopo i tragico evento.

Perché solo ora – Come mai Hotchner non ha parlato prima? Chiederselo, alla luce delle sue rivelazioni, è più che lecito. Lo scrittore amico di Hemingway ha asserito di aver dato poca importanza alle paure che Ernst aveva riguardo l’FBI ed il fatto che quest’ultima lo spiasse. Hotchner credeva si trattasse di fobie riconducibili alle sue paranoie. Di recente, però, sono venuti fuori una serie di documenti dell’ FBI, fra i quali un dossier lungo centotrenta pagine su Hemingway. Quando ha appreso la notizia, Hotchner ha aperto gli occhi, e ha pensato che un collegamento fra l’angoscia che gli dava la sorveglianza da parte dell’FBI ed il suicidio del celebre autore fosse plausibile. C’è da credere che Hemingway si sentisse seriamente perseguitato, e che la sua angoscia non fece che crescere fino a degenerare anche a causa degli spionaggi che era costretto a subire. Qualunque sia stato il vero motivo che condusse Ernst al suicidio, il punto rimane sempre lo stesso: ammazzandosi ha arrecato più danni al mondo circostante, forse, che a sé stesso.

Martina Cesaretti