Un incontro per decidere la linea da tenere sulla questione Papa (sul parlamentare pende una richiesta di arresto su cui la Giunta per le autorizzazioni a procedere potrebbe esprimersi oggi) e per rimarcare l’immagine di un partito coeso e solido. Il neo segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha ieri presenziato un vertice che si è svolto in serata a Montecitorio senza il premier Silvio Berlusconi. Un “debutto” importante, teso a consegnare l’immagine di un segretario autonomo e capace di “dirigere” da solo. “Abbiamo un solo obiettivo – ha detto Alfano ai colleghi – ed è quello di vincere le elezioni“. E sul caso Papa, il Guardasigilli (in scadenza) ha invitato tutti a procedere con prudenza.
Ripartire dalle idee – “Abbiamo un solo obiettivo ed è quello di vincere le elezioni, il resto è filosofia. Berlusconi mi ha fatto vedere i sondaggi e ci dicono che siamo alla pari con il Pd. Una vittoria nel 2013 è possibile ma occorre ricominciare dai valori e dalle idee, recuperando la militanza e l’organizzazione del partito sul territorio, senza dimenticare l’attuazione del programma di governo”. Con queste parole, il neo segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha aperto ieri il vertice di partito che si è svolto in serata a Montecitorio. Un incontro a porte chiuse, nel corso del quale il segretario non ha dovuto dividere la scena col presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Prudenza su Papa – Tema centrale della serata: la linea da adottare in riferimento alla richiesta di arresto avanzata dai pm di Napoli nei confronti del deputato del Pdl, Alfonso Papa. Una questione delicata, a cui Alfano ha voluto destinare grande attenzione, suggerendo a tutti di procedere con grande cautela. “Invito il gruppo – ha detto il Guardasigilli – ad ascoltare ciò che diranno in Giunta Papa, Paniz e Sisto“. Una prudenza rimarcata anche dal capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto: “È corretto aspettare di sentire cosa dirà Papa in Giunta – ha ribadito – E comunque io non voterò mai per l’arresto di alcuno”, dimostrando di voler optare per il tradizionale garantismo.
Sì al biotestamento – Ma tra i temi affrontati nel corso del vertice serale, c’è stato anche quello relativo alla famosa norma “salva Mondadori” che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha ieri promesso di depennare dalla manovra economica. “Se non avesse riguardato il premier – è stato il commento del neo segretario – sarebbe stata giudicata diversamente perché è di buon senso. Parliamoci chiaro: se su una barca ci fosse il premier probabilmente sospenderebbero i soccorsi”. E sul disegno di legge sul biotestamento (che verrà nuovamente sottoposto alla discussione della Camera): “Si tratta di un provvedimento che rappresenta la giusta mediazione tra le idee dei laici e dei cattolici – ha osservato Alfano – Non dobbiamo essere noi a dare o a togliere la vita”.
Maria Saporito