Il ministro per i Beni culturali, Giancarlo Galan, non ha difficoltà ad ammettere che la manovra targata Tremonti non brilla per eccezionalità. “Ci voleva una rivoluzione – ha detto a La Stampa – ma non è andata così”. Un giudizio che il ministro allarga anche agli altri provvedimenti: “Purtroppo tutte le politiche che facciamo sono ordinarie“, ha ammesso. E sull’investitura di Angelino Alfano, promoter del “partito degli onesti”: “Spero che Alfano riesca a invertire la rotta – ha detto l’ex governatore del Veneto – ma non sarà facile. Serve Berlusconi al fianco che governi”.
Un governo allo sbando – “Nei primi due anni questo è stato il miglior governo della Repubblica, fantasioso, creativo, forte. Poi è accaduto qualcosa: Fini, chissà? Certo se si pensa al discorso di Berlusconi a Onna di quel 25 Aprile, è naturale che ci si chieda cosa sia successo: sfortune su sfortune, incidenti su incidenti, ma anche errori su errori”. A sostenerlo è il ministro per i Beni culturali, Giancarlo Galan, che in un’intervista al quotidiano torinese La Stampa, ha oggi radiografato le difficoltà del suo esecutivo. “E dire che ciò è avvenuto – ha continuato il pidiellino – senza meriti dell’opposizione. Tant’è che anche quando noi perdiamo, la sinistra riesce a compiere il miracolo di non vincere”.
Berlusconi sotto scacco – Parole nette, che l’ex governatore del Veneto ha rimarcato per rendere più nitida la fotografia. “Ho iniziato a capire che le cose non andavano – ha spiegato – quando Berlusconi ha cominciato a dire che molte scelte le aveva subite, che, insomma, non decideva lui. Berlusconi è uno fuori dal comune, gli altri sono medi, per questo non può dire che le scelte non le governa. Insomma, ricatti su ricatti. E quando tutti i governi in Europa scontano la crisi – ha proseguito Galan nel suo ragionamento – le doti ordinarie non bastano più. Purtroppo questa manovra è ordinaria – ha precisato riferendosi al testo targato Tremonti – così come lo sono tutte le politiche che facciamo”.
Tremonti bravo ma ordinario – E focalizzando l’attenzione proprio sul ministro dell’Economia: “Tremonti è bravo, capace, stimato – ha ammesso Galan – ma è ordinario. E in queste situazioni gli uomini ordinari portano i governi sotto il 20%. Insomma, ci voleva una rivoluzione, ma non è andata così. Nel nostro programma si promette di tagliare i privilegi, invece, ci siamo ritrovati una manovra che aumentava il bollo alle auto. Penso che Visco – ha affondato il successore di Bondi – non avrebbe fatto una manovra tanto diversa da questa”.
Il Cav al fianco di Alfano – Quanto alla fresca nomina di Angelino Alfano a capo della segreteria politica del Pdl, l’ex presidente della Regione Veneto ha espresso apprezzamento, senza però nascondere di considerare quella del presidente del Consiglio una presenza irrinunciabile. “Spero che Alfano riesca a invertire la rotta – ha detto Giancarlo Galan – ma non sarà facile. E serve soprattutto Berlusconi al fianco che governi, che sia presente”.
Maria Saporito