Melania Rea, la ventinovenne trovata morta a Ripe di Civitella il 20 aprile scorso dopo essere scomparsa in circostanza ancora poco chiare due giorni prima, non solo aveva saputo dei tradimenti di cui il marito Salvatore Parolisi, caporalmaggiore dell’esercito e al momento unico indagato per l’omicidio, si era reso protagonista specialmente con la ex allieva Ludovica Perrone, ma aveva anche minacciato di mettere fine al proprio matrimonio, tornando a Somma Vesuviana dai genitori e portando con sé la figlia Vittoria di appena diciotto mesi.
A sostenerlo, come in parte avevamo anticipato ieri pomeriggio, è stata Valentina, un’amica della vittima, che nel corso della puntata di Chi l’ha visto? ha smentito la recente testimonianza della Perrone in cui la soldatessa aveva negato di aver mai ricevuto minacce da Melania.
Minacce di suicidio – Dalle parole di Valentina si evince come Parolisi venne sconvolto dal proposito della moglie, al punto di ipotizzare gesti estremi per dissuaderla dal suo intento: “Melania voleva scendere giù, se ne voleva andare con la bambina – ha dichiarato la donna a Federica Sciarelli – Disse a Salvatore che se ne andava via per sempre, minacciò anche di non fargli vedere più la bambina. Salvatore minacciò di togliersi la vita, le fece cambiare idea, tant’è che Melania ricucì il rapporto e rimase ad Ascoli”.
Uxoricida – Qualora la testimonianza di Valentina venisse suffragata da ulteriori riscontri si verrebbe a creare l’ennesimo caso in cui il caporalmaggiore, o chi gli sta accanto, incorre in errori, mezze verità, passi falsi: tutte circostanze che non fanno altro che alimentare i sospetti nonché indebolire il suo alibi, già precario di suo.
Tuttavia, nello stesso momento, risulta difficilmente spiegabile come Parolisi possa essere passato nel giro di poco tempo da potenziale suicida a uomo capace prima di uccidere con più di trenta coltellate la moglie e poi realizzare un tentativo di depistaggio con tanto di sfregio – si pensi alla svastica incisa sulla coscia e alla siringa conficcata sotto il seno – del cadavere.
S. O.