“The Big 4”: Metallica, Slayer, Megadeth e Anthrax ieri a Milano

The Big 4, Milano – Sotto un sole cattivo e una calura soffocante è andata in scena ieri la prima edizione del Big 4 in terra italica. Tenutosi a Milano, Arena Fiera Rho,  i quattro grandi del thrash metal si sono alternati in un pomeriggio di grande musica ed emozioni. Hanno aperto gli Anthrax, puntuali come un orologio svizzero alle 16.30. A seguire gli inossidabili Megadeth di Dave Mustaine, quindi gli Slayer di Tom Araya e Kerry King e, dulcis in fundo, in ritardo di una decina di minuti sulla tabella di marcia, i Metallica.

I quattro grandi – Ieri pomeriggio quattro tra i più grandi gruppi del metal mondiale si sono esibiti a Milano, per fare la storia, uniti sotto il nome più che azzeccato di “Big 4”. Finora primo e unico appuntamento in Italia, i quattro grandi hanno sfoderato tutti ottime prestazioni. Il metallo spensierato e trascinante degli Anthrax ha aperto le danze sulle note di “Caught in a Mosh”. Gli Anthrax sono una formazione che mette sempre cuore nelle proprie esibizioni, anche per questo è amatissima dal pubblico. Lo stesso dicasi per i Megadeth: la scaletta proposta, fatta di grandi classici più un brano inedito, “Public enemy n. 1” che sarà inserito nel nuovo disco di prossima pubblicazione, è stata soddisfacente. Ineccepibile la prestazione tecnica.

Slayer e Metallica – Gli Slayer sono previsti alle 19.45, e con una puntualità sorprendente i nostri sono già on stage. Privi di Jeff Hanneman per problemi di salute, i quattro sfoderano una grande prestazione, l’audio giunge accettabile anche nelle ultime file. Complice una scaletta davvero rocciosa, fatta di grandi classici quali “Angel of Death” e  “Raining Blood”, il pogo non si è fatto attendere e il pubblico ha risposto alla grande. E’ quindi il turno dei Metallica: Hetfield e soci entrano come al solito accompagnati dall’intro “The Ecstasy of Gold” di Ennio Morricone. E da lì in poi è una valanga di brani potenti e travolgenti, una band in grande spolvero che non ha lasciato intravedere crepe neanche dal punto di vista esecutivo. “The Shortest Straw” e “Blackened” sono esempi di pezzi carichi di adrenalina, ma la scaletta è  fatta anche di momenti intensi quali “Fade to Black” e la bellissima “One” corredata da fuochi d’artificio. Immancabile anche l’esecuzione di un brano (stavolta “Die, Die My Darling” dei Misfits) suonato coi musicisti delle 4 bands sul palco. “Damage Inc.” e “Creeping Death” sono stati gli ultimi due colpi di cannone di una serata indimenticabile.

Rosario Amico